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Eccesso di velocità e guida senza patente, nei guai il laziale Lukaku

Il difensore belga, già condannato nell’estate del 2015, si difende dalle infrazioni contestategli dal tribunale belga: “Non guido più da un anno, al volante non ero io ma un’altra persona”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'accusa è di eccesso di velocità e guida senza patente. La multa di tremila euro inflitta è nulla rispetto ai guai ben peggiori che Jordan Lukaku – difensore belga arrivato alla Lazio nella scorsa sessione estiva di calciomercato – dovrà fronteggiare qualora la sentenza dovesse essere sfavorevole. A luglio dell'anno scorso (2015) gli era stato sospeso il documento per mettersi alla guida della propria auto ma – sulla base delle notizie pubblicate dal portale voetbalkrant – sarà costretto a presentarsi nei tribunali di Dendermonde, Aalst e Sint-Niklaas  per smentire le imputazioni a suo carico.

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Il calciatore ha già fornito la propria versione, negando di essere al volante della vettura e, al tempo stesso, di aver commesso l'infrazione. "Non so nulla. Non ero io al volante, da quando ho il divieto di guidare non faccio più certe cose", avrebbe dichiarato il difensore, certo di essere vittime di un clamoroso scambio di persona.

Già perché quel reato commesso ‘a sua insaputa' sarebbe responsabilità da attribuire ad altri, come precisa lo stesso agente del calciatore: "Da quando è stato condannato non s'è messo più al volante della sua auto – ha ammesso il manager del belga -. Jorda non c'entra niente. Quei reati che gli sono stati contestati sono colpa di altri, non è stato lui a commetterli".

Chi c'era allora alla guida dell'automobile? Il procuratore del calciatore ha una versione anche questo particolare. Spiegazione facile, facile: "Jordan non è l'unico a utilizzare quell'auto, sicuramente è nella disponibilità anche di altre persone. Ed è possibile che queste persone la prestino anche a terzi. Per questo motivo posso affermare con certezza che Lukaku non può aver commesso quell'infrazione. E sono certo – ha aggiunto – che da quando è stato condannato nell'estate dell'anno scorso non s'è messo più alla guida come da divieto".

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