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Nazionale ‘verde’: 7 esordienti nel 2016 con una media di 22 anni

La gara contro la Spagna ha testimoniato l’importante decisione del nostro calcio: sempre più deciso a premiare i giovani talenti. Era dal 1988 che il nostro movimento non portava sette under 22 in Nazionale maggiore.
A cura di Alberto Pucci
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A rallegrare un paese notoriamente poco incline a favorire i giovani, è arrivata in soccorso la Nazionale di Giampiero Ventura. Ereditata da Antonio Conte la squadra azzurra, il 68enne commissario tecnico ligure ha subito aperto le porte di Coverciano ad altri componenti della meglio gioventù del nostro campionato. Affiancati da campioni esperti e pluridecorati, Donnarumma e compagni hanno dunque preso casa nel centro sportivo della Nazionale e contribuito non solo a ringiovanire lo spogliatoio ma anche a scrivere un piccolo grande record.

La media di poco al di sotto dei 22 anni

La media dell'età dei sette esordienti chiamati in azzurro nel 2016 (Bernardeschi, Jorginho, Sturaro, Rugani, Belotti, Romagnoli e, appunto, Donnarumma) è infatti di appena 21,57 anni. Un dato confortante che riporta alla memoria quello del 1988 quando Azeglio Vicini, per gli Europei, chiamò molti giocatori giovani come ad esempio Ferrara e Rizzitelli (a quel tempo 21enni) e i vari Vialli, Mancini, Giannini, Cravero e De Napoli.

Le scelte di Montella e di Di Francesco

La strada percorsa (un po' per scelta e molto per necessità) dal Milan, è stata così seguita non solo da Conte ma anche dal nuovo ct. Non è un caso, infatti, che tre dei cinque rossoneri chiamati dal tecnico siano sotto i 25 anni di età e che giocatori come Perin, Bernardeschi, Belotti, Jorginho, Sturaro e Rugani abbiano contribuito ad abbassare ancor di più un'età media già molto bassa di suo. Complice l'assenza di Montolivo, Chiellini e Pellè, tra l'altro, molti qui questi "baby" potrebbero addirittura scendere in campo dal primo minuto contro la Macedonia.

In attesa dell'eventuale ripensamento di Ventura nei confronti di Berardi e di una clamorosa chiamata per Balotelli, anche l'Under 21 di Di Biagio sta intanto lavorando per il futuro della Nazionale maggiore. In rampa di lancio ci sono infatti giocatori come Calabria, Benassi, Cataldi, Mazzitelli e Pellegrini. Questi ultimi alle dipendenze di Di Francesco, uno dei tecnici che più sfrutta le qualità dei giovani e padre di Federico: attaccante del Bologna e altra giovane promessa del "vivaio" italiano.

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