E’ Pasalic ma ricorda Sheva: il croato fa festa, il Milan pensa al riscatto

Qualche giorno fa Adriano Galliani si era sbilanciato e aveva ammesso l'interesse per il suo riscatto: "In Croazia è stato paragonato a Modric. Abbiamo un diritto di prelazione, vedremo cosa riusciremo a fare in estate". Nel giro di poche settimane, Mario Pasalic è dunque tornato ad essere un giocatore vero. Scordate in fretta le disavventure di Londra e gli infortuni di Monaco, il croato è stato addirittura decisivo nella finale di Supercoppa di Doha. In pochi avrebbero scommesso sul giocatore di proprietà del Chelsea. Nessuno, tanto meno l'attuale amministratore delegato rossonero, poteva mai immaginare Pasalic sul dischetto per il penalty decisivo contro la Juventus. Eppure è successo, e il rigore che ha regalato a Silvio Berlusconi la sua 29esima coppa da presidente ha ricordato a molti quello di Shevchenko nella magica notte di Manchester. Calciare per ultimo è stata una grande responsabilità per il 21enne cresciuto nelle giovanili dell'Hajduk Spalato: responsabilità che Montella non ha esitato a dargli dopo aver visto il suo rendimento nell'infuocato finale di Doha.
Il Chelsea ci sta pensando
Dopo il match in Qatar, nel quale Pasalic ha mostrato grande personalità e coraggio, sono così salite le quotazioni del croato per la sua permanenza in rossonero. Quello che in molti avevano già considerato un possibile partente nella prossima finestra invernale di mercato, si è invece rivelato un jolly indispensabile. Ora toccherà al sostituto di Adriano Galliani, tentare di convincere il Chelsea di Roman Abramovich. Non sarà certo facile, però, ottenere il riscatto. Dalle parti di Londra c'è ancora molta stima del ragazzo e dai "Blues" non è arrivato ancora nessun segnale. Per il Diavolo, inoltre, c'è il forte rischio di dover spendere molti quattrini per trattenere il centrocampista a Milano. Basti pensare che, nella scorsa stagione, il Chelsea rifiutò un'offerta del Monaco di 15 milioni di euro.