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“E’ paralizzato, non parla ma capisce tutto” la tragedia di Sean Cox raccontata dalla moglie

Alla vigilia del processo per la vile aggressione ad Anfield Road dello scorso 24 aprile in occasione della semifinale Champions tra Liverpool e Roma, la moglie del tifoso irlandese uscito dal coma racconta lo stato irreversibile del marito: “Una tragedia che ci ha sconvolto la vita per sempre”
A cura di Alessio Pediglieri
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Aveva rischiato la vita, resterà per sempre paralizzato. E' la triste storia del supporter irlandese del Liverpool, Sean Cox, che lo scorso 24 aprile davanti all’Anfield Stadium, prima della semifinale di andata di Champions League venne aggredito da alcuni tifosi giallorossi della Roma. A riferire la tragica notizia è stata la moglie di Cox, Martina, che ha voluto ribadire la condizione del marito e che ha promesso di ottenere giustizia dal processo che è ancora in atto.

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L'aggressione ad Anfield. Una delle pagine più tristi della storia del calcio, quella che coinvolse il tifoso dei reds che era accorso ad Anfield in occasione della semifinale di Champions League: vittima di una vile aggressione, lottò tra la vita e la morte, restando in come alcuni giorni. Per poi uscirne ma subendo le conseguenze dell'accaduto per il resto della propria vita.

Indagini ancora in corso. Le parole durissime della moglie Martina arrivano a pochi giorni dopo l'ultima notizia relativa all'indagine giudiziaria in corso tra Inghilterra e Italia per stabilire le dinamiche della vicenda e trovare tutti i responsabili. La settimana scorsa è stato arrestato a Roma un terzo tifoso giallorosso con l'accusa di aver aggredito il tifoso irlandese: un trentenne accusato di aver preso parte alla colluttazione.

Tre fermati, domani il processo. Il verdetto finale è ancora lontano in ordine di tempo, ma i fatti oramai sono stati circoscritti e le indagini hanno stretto il giro dei sospettati ad un gruppo preciso di ultrà giallorossi. Al momento sono tre i fermati ma non si escludono nuovi sviluppi. Intanto, per domani è stato fissato il processo a Filippo Lombardi, uno degli altri due ultrà della Roma arrestati.

Il dolore della moglie Martina. A margine di tutto ciò, le parole strazianti di Martina Cox, moflie di Sean al quotidiano irlandese Independent: "Andrò al processo, voglio vederli in faccia. Mio marito non tornerà più come prima, è una tragedia che ci ha sconvolto la vita. Sean ha la parte destra del corpo paralizzata, vede doppio, a volte triplo, non riesce a parlare. Ma capisce tutto"

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