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E’ morto Raffaele Anguilla, bandiera del Lecce

L’ex attaccante pugliese dedicò alla Società giallorossa una carriera intera. Per un cavillo burocratico mancò il trasferimento all’Inter di Meazza.
A cura di Maurizio De Santis
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l'ex attaccante del lecce

E' stata una delle bandiere del calcio salentino e ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria della tradizione sportiva di Lecce. Raffaele Anguilla è morto nella sua città, all'età di 98 anni, l'ex attaccante di Lecce, Brindisi, Bari e Spal, dove giocò a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Per il suo stile di gioco venne definito un centravanti di classe e dedicò ai colori giallorossi un'inter carriera: iniziò la sua avventura sotto le insegne dei pugliesi quando aveva appena appena 15 anni. Vi giocò fino alla stagione del 1946, quando il Lecce conquistò la promozione per la seconda volta in serie B. Sulla panchina c'era il tecnico ungherese, Ferenc Plemich, allenatore allevato nella grande scuola del calcio magiaro. Un legame indissolubile: Anguilla in seguito fu anche tecnico dei giallorossi, diventando così il primo leccese alla guida del club.

Destino segnato. L'occasione della carriera stava per coglierla al volo, la sorte non gli fu amica: quando giocava stava per passare nell'Inter di Meazza. Riuscì anche a superare il provino ma in nerazzurro non approdò mai per questioni burocratiche.

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