E’ morto Giorgio Chinaglia, aveva 65 anni
E’ morto in Florida a sessantacinque anni Giorgio Chinaglia. Il centravanti della Lazio che a metà degli anni Settanta vinse il primo scudetto era ricoverato da venerdì scorso in un ospedale a Miami perché aveva subito un attacco di cuore. Chinaglia, autentica bandiera della Lazio, fu uno dei primi calciatori europei di prima fascia a giocare negli Stati Uniti. Nei Mondiali di Francia ’98 Chinaglia fu commentatore, accanto a Bruno Pizzul, delle partite della Nazionale e della finale.
Chinaglia vinse lo Scudetto con la Lazio nel 1974 – Otto giorni fa è scomparso il pallavolista Vigor Bovolenta, venerdì scorso a 43 anni è mancato Franco Mancini, portiere del Foggia di Zeman. Sempre venerdì si è saputo che il bulgaro dell’Aston Villa Stylian Petrov ha la leucemia. E solo due settimane fa tutti hanno tremato guardando le immagini di Fabrice Muamba. Oggi pomeriggio è arrivata un’altra dolorosa notizia che sconvolge il mondo del calcio. Giorgio Chinaglia era nato a Carrara nel 1947, emigrato da bambino con la sua famiglia in Galles inizia la sua carriera con lo Swansea, ma il suo nome è legato indissolubilmente a quello della Lazio. Chinaglia trascinò una squadra fortissima alla conquista del primo storico Scudetto nel 1974. In quel campionato ‘Long John’ giocò tutte le partite e realizzò 24 reti.
Mondiali ’74 e New York – Il titolo di capocannoniere lo portò ad essere il centravanti titolare della Nazionale di Valcareggi con cui disputo i Mondiali del 1974. Chinaglia partì titolare nel primo match, che gli Azzurri giocarono contro Haiti. I centroamericani passarono a sorpresa in vantaggio, l’Italia recuperò e vinse 3-1. Chinaglia quando fu sostituito mandò a quel paese il C.T. e non gioco più. Era un giocatore popolarissimo, tanto che l’indimenticabile Rino Gaetano lo citò in una sua canzone. Lascia la Lazio nel ’76, con 98 reti in 209 partite, va a giocare con i Cosmos di New York, lo raggiungeranno Pelè e Beckenbauer. Chinaglia che chiude la sua carriera nell’83 resta legato agli Stati Uniti dove a continuato a vivere.
