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E’ morto Enrico De Franceschini, ex presidente della Sampdoria

Blucerchiati in lutto per la scomparsa del presidente della squadra che affrontò la stagione 1995/96.
A cura di Marco Beltrami
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Sampdoria in lutto. Si è spento Enrico De Franceschini ex presidente del club blucerchiato nella stagione 1965/66. La notizia è stata ufficializzata attraverso una breve nota pubblicata sul proprio sito in cui si racconta anche il percorso doriano di Franceschini: “La Sampdoria piange un'altra figura storica. A funerali avvenuti, la famiglia ha annunciato la scomparsa di Enrico Franceschini, presidente blucerchiato nella stagione 1965/66. Subentrato al dimissionario Glauco Lolli Ghetti, l'armatore genovese e tifoso sampdoriano non riuscì ad evitare la prima retrocessione in Serie B – non solo per colpe sue: il rigore di Gori su Cristin contro la Lazio alla terzultima giornata grida ancora vendetta – ma ebbe l'intuizione di affidare la panchina al grande Fulvio Bernardini, l'uomo che ricondusse il Doria in massima serie dopo un solo anno di purgatorio. Nel frattempo, De Franceschini aveva lasciato la presidenza ad Arnaldo Salatti pur restando in società nelle vesti di vicepresidente”.

Sampdoria in lutto anche per la scomparsa di Paolo Borea, storico Direttore sportivo

Sempre nella giornata di ieri la Sampdoria aveva perso un altro storico dirigente. E’ morto all’ospedale di Faenza all’età di 77 anni, Paolo Borea, dirigente sportivo che ha ricoperto il ruolo di Direttore sportivo della squadra blucerchiata che conquistò lo scudetto con Vujadin Boskov in panchina e i gemelli del gol Mancini e Vialli in avanti. Una Samp che conosce bene il tecnico Sinisa Mihajlovic, ai tempi di Borea centrocampista blucerchiato. Queste le sue parole: “Un altro pezzo della Sampdoria se ne va“, ha commentato Sinisa Mihajlovic sul sito ufficiale della società blucerchiata, “abbiamo passato insieme tre anni bellissimi, dal ’94 al ’97, e gli volevo molto bene. È stata una persona importante per la mia crescita, una persona splendida che ho sempre stimato, come dirigente e come uomo. Borea era un gran signore e un gran conoscitore di calcio, una figura di quelle che non ci sono più. Con Boskov è stato uno degli artefici principali dei trofei della Samp: era un ottimo direttore sportivo, ma con la sua classe e con le sue capacità avrebbe potuto fare qualsiasi cosa e qualsiasi cosa gli sarebbe riuscita. Porgo alla sua famiglia le più sentite condoglianze, mi mancherà come mancherà a tutti i sampdoriani“.

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