“E’ Messi!”. Il traffico va in tilt. No, è un sosia. E lo arrestano
Reza Parastesh era al volante della propria auto, credendo che almeno in macchina – grazie alla trasparenza dei vetri – potesse passare inosservato. Invece no. Lo hanno riconosciuto e il traffico ad Hamadan – città dell'Iran – è andato in tilt. Il motivo? Il giovane, 25 anni, non è uno qualunque ma assomiglia in maniera incredibile a Lionel Messi: due gocce d'acqua, dicono gli amici che mostrano fieri le foto ravvicinate del campione argentino e del ragazzo che per tratti somatici, barba, altezza e taglio dei capelli è ‘uguale' (o quasi) alla stella sudamericana.

Un selfie con Messi. Anche se fasullo – perché la Pulce si trova a migliaia di chilometri di distanza – nessuno vuol rinunciare a una foto ricordo con l'argentino (replicante) che da settimane è conteso dai giornali per le interviste, dalle agenzie pubblicitarie, dalla gente comune e dai curiosi che all'insegna del ‘non è vero ma ci credo' si avvicinano a lui. A volte anche troppo… come accaduto nei giorni scorsi quando è stato circondato e, impossibilitato a proseguire oltre col proprio mezzo, ha finito col costituire intralcio al traffico mandando la circolazione in tilt.
Morale della favola: sono intervenuti gli agenti che lo hanno fermato, poi gli hanno sequestrato l'auto e infine lo hanno condotto in caserma per accertamenti. Con quale motivazione? Ordine pubblico. Dopo le opportune verifiche durante qualche ora il ragazzo è stato lasciato libero di tornare a casa. "Essere il più grande giocatore della storia è un lavoro duro – ha ammesso Reza in un'intervista -, mi offro di rappresentarlo quando è troppo impegnato". Il sogno? Incontrare il vero Messi a Barcellona. E se proprio avete difficoltà a riconoscere la copia dall'originale allora lasciate che il palleggio faccia il resto e sbugiardi (per scherzo) quello finto.