E’ arrivata la bufera, 19 arresti: Mauri in manette, Conte e Criscito indagati
La Juventus sta con Conte – "Sarà il nostro tecnico anche il prossimo anno". Piena fiducia ad Antonio Conte da parte di Andrea Agnelli e della società bianconera. Oggi pomeriggio in conferenza stampa, il presidente della Juventus ha chiarito l'opinione del club in merito all'inchiesta Last Bet, ai sospetti che investono il mister campione d'Italia e il difensore Leonardo Bonucci.
Seguiamo con apprensione a amarezza tutto questo. Ci sono io a ribadirlo oggi: non mi risulta che Antonio Conte faccia parte di questo quadro. Dai fatti che abbiamo avuto modo di leggere il suo ruolo è vicino all'insignificante. Abbiamo conosciutro Antonio in questa stagione come allenatore, io lo conosco però da vent'anni prima come uomo poi come calciatore e quindi come tecnico. Rimarco le sue qualità umane. E allora è giusto che in questa fase il club espirima agli organi inquirenti il giusto rispetto per il lavoro svolto, ma occorre fare altrettanto con le persone coinvolte. Nomi tutti da verificare quelli fatti e che si trovano a questo punto in una posizione di debolezza. Io sono al fianco di Conte e anche di Bonucci. Il ragazzo ha la giusta forza per venirne fuori".
Ombre anche sulla posizione di Bonucci – Dopo Mimmo Criscito, si complica la posizione di un altro azzurro. Si tratta di Leonardo Bonucci, chiamato in causa dall'ex compagno, ai tempi del Bari, Andrea Masiello. Infatti il nome del difensore bianconero compare tra gli incartamenti della Procura del capoluogo pugliese. Da quanto si apprende, la Procura di Cremona girerà tutti gli atti acquisiti ai colleghi di Bari. Il calciatore non ha ricevuto alcun avviso si garanzia.
Albertini: un giorno di straordinaria follia – Ha parlato anche Demetrio Albertini che davanti alla lista dei 25 giocatori che giocheranno a Parma prima della decisione ufficiale di convocare i 23 definitivi per l'Europeo, non ha nascosto la decisione di non portare con il gruppo Domenico Criscito.
Eccole le parole più importanti nella conferenza stampa del primo pomeriggio che anticipano di fatto le scelte che verranno fatte da Cesare Prandelli nelle prossime ore.
"Mi dispiace moltissimo per ciò che è accaduto a Domenico Criscito, come penso sia un po' per tutti coloro che amano questo sport. Sono arrivati arresti per giocatori che fino a prova contraria non sono colpevoli ma semplicemente persone da ascoltare per riscostruire i fatti fino in fondo. Purtroppo è accaduto nel giorno che precede la partenza della spedizione azzurra e questo è stato un po' destabilizzante. Stamattina si sono presentate due macchine che hanno chiesto di consegnare l'avviso di garanzia a Criscito con tutti gli accertamenti del caso.
Mimmo ha visto subito i suoi legali, ha parlato con il suo procuratore, ha poi parlato con me e il CT e ha potuto prendere serenamente le proprie decisioni per poter chiarire la sua posizione. Ha salutato i suoi compagni nello spogliatoio e ha potuto condividere un momento di profonda amarezza.
Sono cose che non avremmo mai voluto vivere: un dispiacere personale immenso, conoscendo la famiglia e il ragazzo. Per noi resta un ragazzo eccezionale".
Criscito: nessun Europeo per lui – Manca l'ufficialità ma le prime indiscrezioni che seguono dopo l'incontro nel tardo mattino tra Domenico Criscito, il vice presidente federale Demetrio Albertini e il CT Cesare Prandelli, dicono che Domenico Criscito non seguirà il gruppo verso l'Europeo. Per l'ex difensore del Genoa e attualmente in forza allo Zenit di Spalletti, l'avventura azzurra finisce qui, con l'arrivo a Coverciano degli investigatori che gli hanno presentato un avviso di garanzia. Nessun codice etico, nessuna ‘punizione'. Soltanto la consapevolezza di volere risolvere il prima possibile la vicenda, prima che si possa incancrenire col tempo. Albertini e Prandelli hanno condiviso e accettato la scelta del giocatore che dunque non partirà nè per Parma nè per la Polonia. Nel pomeriggio verrano diramati i definiti 23 giocatori azzurri, tra tante incertezze una sola certezza: Criscito non ci sarà e sarà probabilmente già in viaggio verso casa sua.
CONI: fiducia negli inquirenti, tolleranza zero verso i colpevoli – Davanti allo tsunami che sta devastando inesorabilmente il mondo del calcio, anche il CONI non è rimasto a guardare. Dopo le notizie degli arresti e dei blitz di questa mattina in cui sono finiti in manette giocatori in attività tra Serie A, Serie B e Lega Pro e ha coinvolto nomi importanti come Antonio Conte, Domenico Criscito e Sergio Pellissier è arrivato anche un comunicato ufficiale del Comitato Olimpico presieduto da Gianni Petrucci: sdegno e fiducia. Così si può riassumere il tono della nota apparsa sul sito on line di cui riportiamo le parti più importanti.
[…] il CONI manifesta il più totale apprezzamento e ringraziamento ai magistrati e alle forze di Polizia che con le loro azioni sicuramente aiuteranno il mondo del calcio a far pulizia di personaggi che con subdoli comportamenti illudono i tifosi e nello stesso tempo ingannano i loro sentimenti. Nel ribadire il sostegno e la fiducia nell’Autorità Giudiziaria e confidando nella continua collaborazione con tra gli inquirenti la giustizia sportiva, il CONI, da tempo impegnato nel contrastare il fenomeno delle scommesse anche in sede internazionale al fianco del CIO, conferma la decisa volontà affinché certi comportamenti illeciti vengano sanzionati senza indugio e con la massima severità, applicando tutte le norme attualmente in vigore. Il calcio deve ritornare ad essere patrimonio di milioni di tifosi e non ostaggio di pochi malfattori."
D'Amico: Mimmo totalmente estraneo – Per chiarire la situazione di Domenico Criscito è intervenuto in diretta Sky anche il procuratore del giocatore, Andrea D'Amico che ha confermato che le chances per partecipare agli Europei sono intatte perchè il difensore è sereno e totalmente estraneo ai fatti contestati.
E' francamente molto sorpreso visto che è un ragazzo onesto e sereno. Non ha fatto che partecipare a questo incontro con i tifosi del Genoa dopo il derby perso contro la Sampdoria perchè gli era stato richiesto e francamente venire in contatto con una truffa per illecito sportivo e per accuse penalmente rilevanti lo fanno barcollare.
Quante volte questi ragazzi fanno foto e autografi a persone che non consocono per non essere scortesi?
Quante volte gli ultraspretendono chiarimenti su prestazioni non all'altezza delle aspettative?
Lui non sapeva con chi era in contatto in quel frangente. Andiamoci piano dunque a giudicare: non sapeva chi ci fosse a quell'incontro se fossero delinquenti oppure no. Non è sufficiente essere fotoripreso in una circostanza che poi non lo riguarda. Dal punto di vista sportivo questa vicenda non l'ha turbato perchè sa di non avere fatto assolutamente nulla. E' concentrato e determinato sul suo lavoro senza alcuni retaggi psicologici. Dal punto di vista penale chiederà alla procura di Cremona di essere ascoltato al più presto per chiarire tutti particolari che avrebbero potuto coinvolgerlo. Domenico ha già un appuntamento con Prandelli e Albertini per garantire che questa vicenda non lo sta coinvolgendo da un punto di vista psicologico".
Alle 11 ha parlato il procuratore Di Martino in una conferenza stampa che ha voluto soprattutto spiegare gli ultimi avve nimenti che hanno portato a nuovi drastici sviluppi nell'inchiesta di ‘Last Bet' con il coinvolgimento diretto di altre 19 persone e oltre 30 perquisizioni. Nelle dichiarazioni del pm emergono nuovi particolari: oltre al gruppo ‘storico' degli zingari di Singapore, ecco che si sovrappone la presenza di un nuovo gruppo criminale con stanziamento in Ungheria e una base logistica in Svizzera dove sarebbe iniziato il tutto prima di ‘trasferirsi' con molta più frequenza sul territorio italiano.
Lecce, Lazio, Genoa, Siena: Serie A in bilico – Il Procuratore chiarisce subito quali potrebbero essere le conseguenze per la massima serie:
"Su Lecce-Lazio c'è una sovrabbondanza di elementi, ma non solo" ha detto il pm. "Una sovrabbondanza di elementi perchè ci sono la rogatoria ungherese, le dichiarazioni dei soggetti, tabulati che ci hanno permesso di ricostruire metro per metro spostamenti e rapporti tra le persone. Avevamo comunque già la maggior parte degli elementi, serviva soltanto una conferma. Questo gruppo si è parzialmente sostituito al gruppo degli Zingari, che non è del tutto scomparso perché sono rimasti Gegic e Ilievski, che hanno continuato a tenere rapporti con gli ungheresi. La partita a cui fanno riferimento le rogatorie è Lecce-Lazio 2-4, ma il gruppo ungherese si è inserito in tutta una serie di altre partite del nostro campionato di Serie A come Bari-Sampdoria. Ci sono situazioni che documentano la loro presenza in Italia e i contatti con i singaporesi. Un contatto diretto è stato fotografato all'aeroporto della Malpensa. L'altra partita che viaggia in parallelo è Lazio-Genoa 4-2. Tra le varie novità c'è l'emersione di un gruppo svizzero, noi riteniamo che gli slavi abbiano cominciato la loro attività illecita in Svizzera e poi si sia trasferita in Italia grazie all'interessamento del portiere Matteo Gritti, arrestato".
Siena coinvolto ma nessuna certezza – La posizione del club toscano è da chiarire:
La società del Siena è fortemente interessata, più di altre. Tutte le gare risalgono al periodo del 2011 e sono coinvolti gli allora giocatori della squadra ed evidentemente anche coloro che facevano parte dell'allora dirigenza e staff. Anche l'ex allenatore e il presidente che vi era allora"."Non possono raccontare più di tanto e molti sono argomenti che non si possono approfondire: la nostra attività farà luce su situazioni collaterali alle vicende sportive. E' sempre preferibile che tutto venga detto prima alle persone interessate che ai giornalisti. Una precisazione importante: l'avviso di garanzia non deve essere oltremodo esaltato nei racconti della stampa. E' uno strumento importante e fondamentale che non corrisponde ad un'accusa di colpevolezza, anzi è il contrario. E' uno strumento che permette alle persone coinvolte di potersi difendere ed argomentare".
Blitz a Coverciano – Il procuratore Di Martino ribadisce la natura del blitz a Coverciano:
Un'altra precisazione importante. L'arrivo della polizia nel ritiro della nazionale è stata esclusivamente rivolta al giocatore Domenico Criscito. C'era una esigenza di consegnare l'avviso di garanzia e di avere delle risposte dirette con l'interessato per procedere alla perquisizione: se delegava qualcuno o ci fosse stata la sua presenza. Nessun altro giocatore della Nazionale è in odore di coinvolgimento, su questo voglio essere chiaro. Ho letto e sentito delle ipotesi assurde e sconclusionate. Non c'è alcun altro coinvolgimento. L'operazione è durata molto tempo solamente perchè in questi casi non è possibile sbrigarsela in pochi attimi. Per il giocatore comunque non vi è alcun divieto di espatrio e per quanto riguarda questa procura non c'è rischio per i prossimi Europei"
I provvedimenti alle prime luci dell'alba– Non era un fulmine a ciel sereno perchè tutti ce lo aspettavamo ma ha fatto comunque tantissimo rumore attorno al mondo del calcio ufficialmente in vacanza e in attesa dell'ultimo colpo di coda della Nazionale in preparazione ai prossimi Europei. L'inchiesta ‘Last Bet' partirà con gli interrogatori il prossimo 31 maggio e a poco più di 48 ore dal processo, la Procura ha deciso di affondare il piede sull'acceleratore delle indagini perquisendo alle luci dell'alba abitazioni di tesserati federali arrestando in totale al momento 19 persone, di cui ben 10 giocatori. Tanti i nomi, molti coinvolti di Serie A ma fanno scalpore ovviamente, quelli del capitano della Lazio, Mauri già da tempo nei verbali degli inquirenti e ripetutamente citato dai pentiti, e di Milanetto, ex giocatore del Genoa e oggi al Padova Calcio. A proposito del club rossoblù, la situazione anche di altri giocatori che hanno vestito in quel periodo la maglia del Grifone, appare compromessa: Kaladze e Criscito sono stati infatti oggetto di perquisizioni con l'ex difensore del Milan che ha ricevuto la visita della polizia nella propria abitazione, mentre l'attuale difensore dello Zenit è stato raggiunto nel ritiro di Coverciano dove l'Italia si sta allenando.
L'avviso della polizia – "Dalle prime luci dell'alba, gli uomini della Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (Sco) stanno eseguendo 19 provvedimenti restrittivi e numerose perquisizioni in Italia e all'estero nei confronti di appartenenti ad una organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di calcio (match fixing), operante in Italia e in diversi Stati esteri". Questo si legge nella nota diffusa dalla Procura che attorno alle 6.30 ha fatto scattare controlli e manette. Tra le persone coinvolte, come detto, ci sono anche molti giocatori tra cui alcuni di spicco che giocano o hanno giocato in serie A.
"Tra gli arrestati Mauri Stefano, calciatore, capitano della S.S. Lazio e Milanetto Omar, già calciatore del Genoa, attualmente in forza al Padova calcio", aggiunge nella nota la polizia, precisando che i destinatari dei provvedimenti devono rispondere "di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva".
Il gip di Cremona, Guido Salvini, aveva infatti firmato la richiesta di custodia cautelare in carcere per Stefano Mauri, capitano della Lazio; Omar Milanetto, centrocampista del Padova, ex Genoa; Cristian Bertani, attaccante della Sampdoria, ex Novara; Paolo Acerbis, portiere del Vicenza; Alessandro Pellicori, ex attaccante del Torino; Marco Turati, difensore del Modena; Matteo Gritti, portiere dei romeni del Petrolul Ploiesti; Ivan Tisci, ex centrocampista e ora direttore sportivo. Ciò è stato deciso a seguito delle ultime evoluzioni delle indagini, dall'analisi approfondita di intercettazioni e il controllo delle testimonianze incrociate.
E’ stato poi chiesto anche l’arresto del bergamasco Vittorio Gatti, autotrasportatore, amico di Filippo Carobbio e di altri calciatori, e di cinque persone che farebbero parte della ‘cellula' ungherese dell’organizzazione criminale dedita al taroccamento delle partite in Italia: il capo Zoltan Kenesei, Matyas Lazar, Laszlo Schultz, Istvan Borgulya e Laszlo Strasser.
Coverciano, Criscito perquisito – Proprio quest'ultima notizia è la novità assoluta dell'ultima evoluzione di ‘Last Bet' con l'arrivo alle 6.25 che si è verificato ai cancelli del centro tecnico federale. I primi rumors, poi confermati dai vari inviati sul luogo, parlavano di una possibile perquisizione all'alba per acquisire del materiale di un azzurro. Si trattava di una Bmw chiara e una Punto nera. Targhe normali. Dentro 5 passeggeri, verosimilmente ufficiali di polizia giudiziaria in relazione all'inchiesta sul calcioscommesse seguita dalla procura di Cremona. Sono stati fatti passare, si sono fatti indicare gli alloggi dalla guardia all'ingresso. Oggi è il giorno in cui saranno annunciati dal c.t. Prandelli i 23 azzurri scelti per l'Europeo tra i 32 del primo listone e il CT dovrà anche tener conto di questi fatti.
E' durato poco anche il mistero sull'azzurro in questione: è Domenico Criscito, dal quale gli investigatori si sono rivolti per acquisire eventuale nuovo materiale in merito agli elementi già in possesso delle varie procure. Criscito è coinvolto al tempo in cui vestiva la maglia del Genoa, insieme all'ex compagno Kaladze a Milanetto e all'attuale rossoblù Sculli, ex Lazio.
Proprio per quest'ultimo, comunque, non è scattato l'arresto: il pm di Cremona aveva chiesto anche misure cautelari per Giuseppe Sculli, attaccante del Genoa, ex Lazio, ma nonostante i tanti indizi raccolti sul suo conto, soprattutto in merito alla presunta combine di Lazio-Genoa 4-2, il gip ha respinto la richiesta, in attesa di ricevere novità dalle indagini, che sono tutt’ora in corso.
Misure restrittive, in attesa di indagini ulteriori – Il pm Roberto di Martino aveva chiesto il carcere per altri calciatori, ma il gip Salvini ha optato per misure alternative. Arresti domiciliari per Joelson Inacio, attaccante brasiliano del Pergocrema, ex Grosseto, e per due soci in affari dell’ex calciatore Gigi Sartor: si stratta di Luca Burini, promoter in Cina per un’azienda emiliana, già accusato di essere l’anello di congiunzione con i singaporesi.
Hanno evitato l’arresto Francesco Ruopolo, attaccante del Padova, ex AlbinoLeffe e Atalanta, e Kewullay Conteh, ex difensore di AlbinoLeffe, Grosseto e Piacenza: per loro solo obbligo di firma due volte la settimana, un ‘premio' per avere collaborato nelle ultime settimane con la giustizia sportiva cui si sono rivolti ad oggi almeno 15 pentiti che Stefano Palazzi, procuratore federale, dovrà interrogare nuovamente per accertarne l'eventuale credibilità delle loro confessioni.
Conte, perquisita l'abitazione – Tra le perquisizioni in corso, una riguarda certamente anche l'abitazione di Antonio Conte, tecnico della Juventus campione d'Italia ma l'anno scorso a Siena, il quale sarebbe a questo punto indagato. Il ‘pentito' Carobbio su Conte al tempo del Siena, ha raccontato indiscrezioni e situazioni che coinvolgerebbero l'attuale tecnico bianconero, che ha appena rinnovato fino al 2015 con la Juventus campione d'Italia, che ora dovrà rispondere alle domande degli inquirenti. Perquisizioni anche nelle abitazioni di dirigenti e calciatori tirati in ballo da Carobbio sempre per le presunte combine di Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena.
Per Conte, così come per Criscito, l'accusa è pesantissima: "associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva" la cui pena, in caso di conferma delle accuse, può essere anche la radiazione definitiva dal mondo del calcio. Adesso bisognerà capire che cosa è uscito dalle perquisizioni che potrebbero anche essere un elemento a favore degli indagati: se non uscissero nuove prove o non ci fossero conferme di ciò che gli investigatori stanno cercando, questo sarebbe un elemento importantissimo durante il dibattito nel processo che inizierà il prossimo 31 maggio e che proseguirà almeno fino alla fine di giugno.
Il dettaglio degli avvisi inoltrati in mattinata
– STEFANO MAURI
(giocatore della Lazio – custodia cautelare in carcere)
– OMAR MILANETTO
(ex giocatore Genoa, ora al Padova – custodia cautelare in carcere)
– MATTEO GRITTI
(giocatore dell'Albino Leffe – custodia cautelare in carcere)
– KEWULLAH CONTEH
(ex giocatore del Piacenza – obbligo presentazione)
– JOSE INACIO JOELSON
(giocatore del Pergocrema – arresti domiciliari)
– ALESSANDRO PELLICORI
(giocatore svincolato del Queen's Park Rangers – custodia cautelare in carcere)
– PAOLO DOMENICO ACERBIS
(giocatore del Vicenza – custodia cautelare in carcere)
– IVAN TISCI
(ex calciatore – custodia cautelare in carcere)
– FRANCESCO RUOPOLO
(calciatore del Padova – obbligo presentazione)
– MARCO TURATI
(giocatore del Modena; custodia cautelare in carcere)
– CRISTIAN BERTANI
(ex giocatore del Novara, ora alla Sampdoria – custodia cautelare in carcere)
– ZOLTAN KENESEI
(cittadino ungherese, già detenuto in Ungheria)
– MATYAS LAZAR
(cittadino ungherese già detenuto in Ungheria – custodia cautelare in carcere)
– LAZLO SCHULTZ
(cittadino ungherese già detenuto in Ungheria – custodia cautelare in carcere)
– LASLO STRASSER
(cittadino ungherese – custodia cautelare in carcere)
– ISTVAN BORGULYA
(cittadino ungherese – custodia cautelare in carcere)
– VITTORIO GATTI
(custodia cautelare in carcere)
– LUCA BURINI
(arresti domiciliari)