E adesso (ri)chiamatelo Giaccherinho
Trentaduesimo minuto di Belgio-Italia. Bonucci con un lancio alla Pirlo chiama il movimento di Emanuele Giaccherini. Il centrocampista azzurro prende il tempo a Ciman, difensore esperto ma che gioca in Canada, entra in area di rigore e con uno stop da favola, che ha ricordato le giocate dei migliori talenti italiani, aggancia il pallone. Con quello stop Giaccherinho manda al bar l’avversario e con un tocco perfetto e preciso mette il pallone nell’angolino, ed è 1-0 per l’Italia.
Il fedelissimo di Conte
Nell’estate del 2013 dopo aver vinto il secondo scudetto da tecnico della Juventus Antonio Conte si lamentò parecchie volte pubblicamente per la cessione di Emanuele Giaccherini, che passò al Sunderland per motivi di bilancio. Il piccolo centrocampista toscano era uno dei pupilli di Conte. E senza paura di smentita si può dire che Giaccherini era e forse è ancora l’allievo prediletto di Conte, che in tempi non sospetti lo soprannominò ‘Giaccherinho’. Senza di lui la Juve ha vinto lo stesso, mentre lui in Inghilterra ha combinato poco. In Italia il trentunenne giocatore lo ha riportato al Bologna e in Serie A rapidamente lui è tornato sui livelli di una volta.
Conte non ci ha pensato su due volte e lo ha riportato in nazionale. Giaccherini con gli infortuni di Marchisio e Verratti ha conquistato anche il posto da titolare. In parecchi hanno storto il naso. Perché uno che aveva giocato solo quattro partite in Champions e solo due in un Europeo (quello del 2012) non sembrava in grado di sfidare il grande Belgio. Invece Giaccherini ha fatto ‘Giaccherinho’ ed è realizzato un gol fantastico.
Giaccherinho segna al Belgio
La prima marcatura azzurra a Euro 2016 è stata favolosa. Un movimento provato chissà quante volte, anche con la Juve. Bonucci effettua un lancio fantastico e millimetrico per Giaccherini che beffa Ciman entra in area, stoppa al volo e batte Courtois. In quel momento il pretoriano di Conte diventa a tutti gli effetti per i tifosi azzurri Giaccherinho. Il funambolo che fa sognare un intero paese, che adesso già pensa in grande per l’Europeo.
Rigore non concesso
E la palma di migliore in campo il centrocampista, che potrebbe passare al Torino, se la merita perché prima del gol c’è stato un episodio molto dubbio nell’area del Belgio. Quando proprio Giaccherini con una fantastica sterzata era riuscito a superare Ciman, che dopo aver sbandato ha steso l’azzurro. Per Clattenburg non è rigore. I dubbi restano, ma quelli sono stati i prodromi del gol dell’1-0.