Dzeko: “Competere con la Juve è difficile, hanno speso 150 milioni, noi no”
Edin Dzeko, l’uomo simbolo della Roma di Spalletti, è volato in Bosnia per stare al fianco della sua nazionale impegnata nelle Qualificazioni ai Mondiali ed è tornato in patria anche per ritirare un premio prestigioso. Perché il centravanti giallorosso è stato nominato lo sportivo del 2016 dal Ministero per gli Affari Civili della Bosnia. Il calciatore si è reso protagonista anche di un bel gesto, perché ha deciso di devolvere in beneficienza all’ospedale pediatrico di Sarajevo e alle case famiglie di Mostar e Tuzla l’intero premio in denaro.
Dzeko ha avuto anche modo di parlare della Roma ed ha ammainato la bandiera giallorossa. Perché ha dichiarato che il vero obiettivo della sua squadra è il secondo posto. La Juventus spende di più, ha un budget più alto ed è praticamente irraggiungibile:
Mancano ancora tante partite, dovremo essere concentrati al massimo e cercare di vincerle tutte. Poi vedremo alla fine dove saremo arrivati e se saremo soddisfatti o meno. Un ritorno in Champions? Ci spero, è un obiettivo che la Roma può raggiungere. Competere con la Juventus è difficile, loro hanno investito più di 150 milioni di euro per nuovi giocatori, noi sfortunatamente non lo abbiamo fatto. Credo però che i risultati attuali sono positivi, l’obiettivo è giocare la Champions. Siamo secondi e speriamo di arrivare come minimo secondi alla fine della stagione.
Il trentunenne attaccante confessa di essersi rammaricato parecchio per l’eliminazione subita negli ottavi di Europa League con il Lione: “Ogni obiettivo che sfuma è una delusione, per il club e per i tanti nostri tifosi, ma la stagione non è ancora finita, l’unica cosa negativa è che ora siamo usciti dall’Europa League, volevamo arrivare fino in fondo”.
Dopo un’annata difficile il numero 9 della Roma è tornato un grandissimo attaccante, fin qui ha già realizzato 31 gol in stagione. Dzeko dice di non essere affatto stupito da sé stesso: “Mi sento bene, sto lavorando molto e alla fine il lavoro ripaga, si vedono i risultati sul campo. Il mio stato di forma non mi sorprende, so quello che posso dare e quello che ho fatto in carriera, non è avvenuto per caso”.