Dyke: “Se Blatter resta, l’Inghilterra potrebbe non partecipare ai Mondiali 2018”
Atmosfera tutt'altro che tranquilla in quel di Zurigo in occasione del Congresso per l'elezione del nuovo presidente della Fifa. Durante lo svolgimento della riunione, ci sono stati attimi di panico per l'irruzione di due palestinesi nella sala, subito fermati dal servizio d'ordine. Sin dalle prime ore del mattino, infatti, fuori dall'edificio si erano radunati centinaia di manifestanti per la Palestina che hanno reclamavano il voto contro Israele. Intorno alle ore 13, inoltre, c'è stato anche un allarme bomba che ha messo in agitazione i membri del congresso. Allarme subito rientrato, grazie al lavoro della polizia svizzera che, dopo i controlli, ha dato il via libera per la continuazione dei lavori.
Le polemiche relative allo scandalo che hanno travolto il massimo organo calcistico internazionale e in particolare il presidente uscente Sepp Blatter non si placano. Se lo svizzero ha serrato i ranghi rispedendo al mittente le ipotesi di dimissioni, dimostrandosi pronto a portare avanti la sua candidatura, il Congresso si è letteralmente spaccato. I lavori sono stati aperti proprio da Blatter che ha dichiarato: "Serve unità per affrontare i problemi. In questi ultimi giorni abbiamo vissuto un cataclisma e si era ipotizzato un rinvio, ma ora serve disciplina e fair play e sono pronto a migliorare il calcio. Non si potrà fare tutto in un giorno ma bisogna cominciare e ce la faremo con tutti i membri delle Federazioni perché siete voi gli ambasciatori del nostro calcio. Voi avete il potere di cambiare il volto della Fifa, avete questo potere nel cuore, un potere che non si compra al mercato. Mettiamoci al lavoro. Non serve solo parlare dei problemi, risolviamoli, andiamo avanti. Il punto più importante è la trasparenza. E' dov'è il nostro calcio? Qual è la posizione della Fifa nel mondo? E' una battaglia contro corruzione, combine e razzismo".
I toni però, nonostante l'appello di Blatter, si sono tutt'altro che placati, come confermato dalla dura presa di posizione del presidente della Federazione inglese Greg Dyke che ha ipotizzato una clamorosa decisione in caso di riconferma di Blatter: "Se il prossimo presidente della Fifa sarà ancora Blatter, è possibile che l'Inghilterra decida di non partecipare ai Mondiali del 2018". Proprio l'Inghilterra rivendica la sconfitta nella corsa per ospitare i Mondiali del 2018, vista dalla Russia in circostanze che ai più sono apparse controverse. Una situazione che Dyke non ha dimenticato, e ha impugnato dunque per chiedere sulla scia di quanto fatto da Platini un passo indietro al presidente in carica.