Dybala torna a fare il fenomeno ma Bernardeschi è un furia
Prima di affrontare la Roma in campionato, c’è il turno di Coppa Italia per la Juventus da superare assolutamente. Contro il Genoa, all’Allianz Stadium, il match valido per l’accesso ai quarti di finale della competizione, termina con il punteggio di 2-0 in favore dei bianconeri. Sarà dunque derby contro il Torino ai quarti di finale. La notizia è di quelle che oggi fanno rumore: Dybala dal primo minuto. Dopo le due panchine consecutive in campionato, Allegri ha nuovamente rilanciato dall’inizio il fenomeno argentino subito protagonista, fin dalle prime battute della gara contro i rossoblu, con il gol del momentaneo 1-0.
Per poter accedere ai quarti di finale e affrontare il Torino in un derby a dir poco emozionante e stimolante, i bianconeri hanno dovuto fare i conti con un Genoa ben messo in campo da Ballardini ma poco incisivo e mai pericoloso. Da sottolineare sicuramente l’ottima prova di Dybala, assolutamente uno dei migliori in campo sia per costanza che per determinazione mostrata. Così come non è da sottovalutare la prova offerta da Bernardeschi. Male, anzi moto male, la partita giocata da Lazovic, troppo poco per poter raggiungere quantomeno la sufficienza. Ma andiamo a vedere allora con calma quali sono stati i top e i flop di questa Juventus-Genoa di Coppa Italia.
I top di questo Juventus-Genoa
Dybala torna a fare il fenomeno con Higuain
Un fenomeno, da guardare e riguardare il primo stop e poi il mancino sul secondo palo. Un super gol quello realizzato da Paulo Dybala che ritorna a segnare. Contro il Genoa ha realizzato il suo 15° stagionale, con una firma d’autore degna di un grande campione. Schierato al centro del tridente d’attacco bianconero come una sorta di ‘falso nueve alla Mertens’, l’argentino sembrava intendersi a meraviglia con Bernardeschi e Douglas Costa scambiandosi continuamente di posto con continui tagli che hanno fatto ammattire i difensori del Genoa. La gara di Dybala contro il Genoa è stato un crescendo.
Chiuso inizialmente da una marcatura serrata di Gentiletti che per almeno i primi 30 minuti l’ha tenuto buono chiuso nella morsa dei rossoblu, non è riuscito poi a reggere il confronto con i movimenti rapidi e la tecnica disarmante dell’ex Palermo capace di dare imprevedibilità al reparto e mettere praticamente in ginocchio quelle poche strategie che aveva in mente di continuare ad adottare Ballardini per non far prendere gol alla sua squadra.
Allegri l’ha ritrovato? Guardando le prestazioni in campo si, ma pare proprio che le sue continue esclusioni avessero a che fare con ben altre cose. La cosa fondamentale per Allegri però, è aver trovato, finalmente, nella stessa partita, i gol del suo tandem d’attacco.
Già, perchè oltre al gol della ‘Joya’, a rendere ancor più rotondo il risultato dei bianconeri contro il Genoa c’ha pensato anche Gonzalo Higuain, autore del gol del raddoppio e di una prova positiva e giocata subito al massimo una volta entrato in campo.
E’ Bernardeschi il ‘nuovo acquisto’ di gennaio
Eccolo, è tornato. Corsa, tecnica, cambi di passo rapidi, accelerazioni continue e tagli verso il centro. Finalmente questa sera abbiamo potuto nuovamente vedere il vero Federico Beranrdeschi. L’ex stella della Fiorentina, il cui impiego è stato sempre centellinato da Allegri durante questa prima parte di stagione, pare aver raggiunto adesso un livello tale ‘da Juventus’.
Contro il Genoa il fantasista azzurro è stato bravo sempre a farsi trovare pronto lungo l’out destro sfruttando la sua grande capacità di rientrare sul suo mancino fatato capace di pennellare passaggi perfetti per i compagni di squadra e lanci illuminanti per gli inserimenti dei centrocampisti.
Un calciatore, Bernardeschi, che si è dovuto adattare agli automatismi tattici che richiede il tecnico bianconero che adesso sembra avere davvero grande fiducia per l’ex numero 10 della viola. Il fatto di non avere punti di riferimento in attacco, senza punte, contro il Genoa, dava ampia libertà allo stesso Bernardeschi che più volte ha tagliato al centro dell’area di rigore prendendo il posto di Dybala. Un ‘nuovo acquisto’ per la Juventus.
Dimenticate Alex Sandro: c’è solo Asamoah
Dopo la splendida partita di campionato vinta contro il Napoli al ‘San Paolo’, la Juventus pare aver trovato le sue nuove certezze anche in un ‘vecchio’ dei successi bianconeri di questi ultimi anni come Asamoah. Con Alex Sandro al momento ai margini delle gerarchie di Allegri, il ghanese sta dando sempre più dimostrazione di essere l’uomo in più di questa squadra. Anche questa sera, il generosissimo esterno sinistro ex Udinese ha dato prova di essere in un periodo di forma davvero invidiabile, capace di essere presente in azione d’attacco della squadra bianconera.
Continue sono state infatti le sovrapposizioni con Douglas Costa lungo l’out sinistro e bravo sempre ad inserirsi con i tempi giusti per mettere palle interessanti, forti e tese, al centro dell’area di rigore a caccia della zampata vincente di uno dei tre attaccanti messi inizialmente in campo dal tecnico livornese.
Praticamente fra lui e lo stesso esterno brasiliano ex Bayern, Lazovic e Biraschi hanno dovuto fare gli straordinari. Unico errore, quello sul rigore concesso e poi tolto al Genoa dopo la revisione del Var su fallo del ghanese su Pellegri.
Peggiori in campo all’Allianz Stadium
Lazovic si arrangia come può ma non basta
Con un Douglas Costa così ispirato e un Asamoah versione Speedy Gonzalez, c’era davvero ben poco da fare per il povero Lazovic. Schierato come esterno alto a destra nel centrocampo a 5 previsto nel 3-5-2 di partenza messo in campo da Ballardini, le sue difficoltà sono state tangibili fin da subito.
Con la Juventus pronta a spingere sempre lungo l’asse sinistro con il ghanese e il brasiliano praticamente indomabili, Lazovic, che aveva anche compiti offensivi quando il Genoa era in possesso palla, ha dovuto completamente rinunciare a questa variante e concentrarsi a coprire il povero Biraschi che spesso si trovava a dover affrontare un 2 contro 1 che ha quasi sempre perso. Poche le sue colpe quando di fronte hai un avversario con così tanti meriti.
Brlek e il centrocampo rossoblu soffrono tanto
Paga lui per tutti. Paga per gli errori di Cofie, per la poca efficienza e concentrazione di un Omeonga troppo spesso disordinato ma anche per la sua insensata paura di affrontare il centrocampo della Juventus. Brutta serata per il croato del Genoa Brlek che è riuscito soltanto a guardare l’ottima manovra di gioco orchestrata da Marchisio e Bentancur nel cuore del gioco senza riuscire mai ad intervenire al meglio e anzi, favorendo tanti spazi per l’uruguaiano e il numero 8 della Juventus che più volte si sono portati al tiro con grande facilità senza ricevere opposizione.
In realtà c’è stato davvero poco da salvare in questo Genoa neanche troppo arrendevole con però pochi spunti interessanti e nessuna individualità capace di mettere in difficoltà una Juventus che sta crescendo sempre più e sembra stia tornando nuovamente ai livelli delle scorse stagioni.
Il tridente bianconero fa ammattire Gentiletti
Senza Higuain e Mandzukic, Ballardini pensava di poter avere forse meno problemi per affrontare una Juventus che comunque resta sempre imprevedibile. E infatti così non è stato. Con Dybala falso attaccante e Bernardeschi e Douglas Costa imprendibili su tutto il fronte d’attacco, non ha avuto vita facile il capitano e baluardo della difesa del Genoa: Gentiletti.
L’argentino ha provato nella prima mezz’ora a tenere a bada Dybala ma poi, complice anche un’ammonizione, ha dovuto limitare il suo lavoro di marcatura concentrandosi a non concedere spazi alla ‘Joya’. Errore gravissimo per un calciatore come l’argentino che da lì in poi ha giocato proprio sulla paura di una secondo giallo da parte del connazionale argentino, puntandolo e giocando quasi esclusivamente su di lui. Il gol del momentaneo 1-0 della ‘Joya’, mostra infatti anche qualche colpa per il povero Gentiletti.