Dybala: “Prima di venire alla Juve avevo parlato con Mancini”
Paulo Dybala si gode il suo magico momento: l'argentino, a segno negli ottavi di finale contro il Bayern Monaco, ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior acquisto della Juventus di questa stagione. E pazienza se all'inizio non fossero tutte rose e fiori: alla fine ha avuto ragione Massimiliano Allegri, che ne aveva centellinato l'utilizzo in attesa che fosse pronto. E non ci è voluto molto: la Joya, adesso, è un elemento imprescindibile per la Juventus, con Alvaro Morata che invece ne è diventato il comprimario in attacco.
E pensare che avrebbe potuto finire all'Inter: il calciatore, lo scorso anno, aveva tante pretendenti. Nerazzurri ma anche Milan e Napoli in Italia sognavano di mettere le mani sul gioiellino del Palermo, che invece ha preso la strada che porta alla Torino bianconera. "Prima di venire alla Juventus", ha svelato lo stesso attaccante argentino, "ho parlato con Mancini. Logicamente l'ho ringraziato per avermi chiamato, ma io ho sempre voluto giocare nella Juve, perché da quando avevo saputo che si erano interessati a me non ho voluto giocare in nessun'altra squadra".
I suoi numeri ormai sono quelli da top player: 13 reti in campionato, 2 in Coppa Italia, una in Supercoppa italiana e contro il Bayern Monaco anche la prima in Champions League, per un totale di 17 reti in 36 partite. L'argentino si è insomma preso la Juventus, convincendo tutti: società, allenatore e tifosi. Ed ora sogna in grande: "Dobbiamo credere nella qualificazione ai quarti di Champions League, siamo convinti di poter vincere a Monaco di Baviera", ha spiegato Dybala, "se riusciamo a giocare con la stessa grinta della ripresa, possiamo fare il colpo grosso".
Ma prima, c'è il campionato: domenica sera arriva l'Inter, che poi ospiterà pochi giorni dopo la stessa Juventus per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia. Un doppio appuntamento al quale la Vecchia Signora vuole arrivare col morale alle stelle. Assieme a Dybala, che era stato ad un passo dal vestire la maglia nerazzurra e che invece rappresenta adesso il top player di cui la Juventus aveva bisogno.
