Dybala fissa gli obiettivi: “Voglio migliorare ancora, sogno il Mondiale”

Il brutto secondo tempo di Cardiff, e poi le voci sul presunto battibecco con Bonucci negli spogliatoi. Si è conclusa così la stagione italiana di Paulo Dybala, volato poi oltreoceano per vestire la maglia dell'Argentina e poi recarsi nella sua Cordoba, dove ha incantato tutti con una punizione gioiello. Una prodezza balistica che gli ha permesso di gonfiare la rete nonostante una barriera sulla linea di porta composta da 20 uomini.
Il sogno Mondiale di Dybala
La Joya riparte da qui, e dai buoni propositi per la nuova stagione. Alla vigilia della partenza per l'Italia dove nei prossimi giorni tornerà per la preparazione con la Juve, Dybala ha fatto il punto sui suoi prossimi obiettivi e dal sogno nel cassetto, quello di giocare il Mondiale: "Quando ero un bambino, nei pomeriggi con gli amici, in ogni allenamento, ogni volta che avevo la palla tra i piedi nella pizza, si giocava per quel sogno. Il sogno di giocare il Mondiale. E allora ci proviamo. Proviamo a lavorare per realizzarlo, per me stesso e per tutti coloro che lo condividono. Ringrazio quelli che sono venuti per questa partita benefica della mia fondazione Sonrisa: un giorno importante per me, per la mia famiglia e la mia gente. Sono fortunato, posso viaggiare per il mondo grazie al calcio, però i miei cari spesso sono lontani, dalla parte opposta. I prossimi giorni tornerò in Italia per iniziare la preparazione con la Juve".
"Voglio crescere e migliorare ogni anno"
Paulo non ha dimenticato le sue origini, ovvero i suoi inizi con l'Instituto di Cordoba: "Sono sempre nel mio cuore e quando posso vengo a vederli, seguo i miei ex compagni e i miei ex allenatori". A tal proposito oltre ai successi l'argentino è orgoglioso anche per l'affetto che la sua gente continua a dimostrargli: "La mia è una vita normale, come sempre, con gli stessi amici. Sono cresciuto qui con sani principi grazie alla mia famiglia che mi ha aiutato a maturare. La gente mi riconosce, mi saluta e questo è carino. Vuol dire che sto facendo le cose per bene. E’ grazie a loro se sono quel che sono". Testa bassa dunque e pedalare con la voglia di non smettere di migliorare: "Voglio crescere, migliorare ogni anno, apprendere cose nuove. Avrei voluto giocare un anno in prima divisione in Argentina, ma decisi di accettare l’offerta del Palermo dove l’inizio è stato difficile, poi mi sono abituato. Ed è stato un crescendo. Ora condivido le gioie con chi mi sta vicino che è la cosa più importante".