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Dybala c’è, Mandzukic pure. Higuain? Lento e fuori forma. Pari Juve con l’Espanyol

Spagnoli al doppio vantaggio per errori difensivi, rimediano il croato e la Joya (2-2) che entra nella ripresa e cambia la partita. Nell’amichevole del ‘Braglia’ ancora opaca la condizione del Pipita.
A cura di Maurizio De Santis
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Mandzukic c'è, Dybala quando entra cambia il volto alla gara. E Higuain? Quello visto all'opera contro l'Espanyol è la brutta copia dell'attaccante ammirato con il Napoli. Qualche chilo di troppo – la società lo ha messo a dieta ferrea e personalizzata -, poca brillantezza e altrettanta lucidità, un po' di fatica a trovare la giusta collocazione negli schemi di Allegri: il 2-2 contro gli spagnoli al Braglia di Modena regala un pugno e una carezza. Il buffetto sulla guancia, oltre alla prestazione del Pipita, è quell'uno-due che ha costretto i bianconeri alla rimonta (Leo Baptistao e Moreno gli autori del momentaneo doppio vantaggio). La carezza sono la rete del croato (la concorrenza dell'argentino è un serbatoio d'energie per l'ex Bayern) e la solita, bella prestazione dell'ex Palermo: quando il tecnico decide che è giunto il suo momento è una Joya vederlo giocare. E segnare… sua l'azione del pareggio.

Mandzukic festeggiato dopo il gol all’Espanyol
Mandzukic festeggiato dopo il gol all’Espanyol

La partita. Allegri schiera il tandem d'attacco pesante Mandzukic-Higuain e lascia Dybala in panchina. Serve che l'argentino trovi la forma migliore, serve che entri quanto prima nei meccanismi tattici. Serve che prenda confidenza con una squadra che non giocherà tutta e solo per lui come accadeva con Sarri e gli azzurri. E mentre l'ex Real si adatta l'Espanyol passa: Chiellini resta a terra dopo una pallonata in volto, la difesa si fa sorprendere da Leo Baptistao.

Per fortuna che c'è Paulo. Nella ripresa entra Dybala e la Juve cambia volto, la manovra d'attacco sale di giri e le occasioni fioccano. Roberto, numero uno dell'Espayonl, dice no a una sua conclusione si supera. Al 47′ Mandzukic colpisce in pieno il palo, sette minuti più tardi appoggia in rete un cross di Asamoah. Tutto sempre su invenzione di Dybala, anzi sarà ancora lui a propiziare l'espulsione di Sanchez per un brutto fallo commesso proprio sull'argentino. Iberici in dieci ma trovano il raddoppio: Alex Sandro sbaglia il disimpegno, Caicedo calcia a botta sicura, Neto respinge ma sulla ribattuta Moreno non sbaglia.

Dybala in extremis. La Juve non vuol perdere e al 90′ Dybala si prende la scena: sinistro a giro da fuori area e palla nel sette. Applausi a scena aperta, tutto molto bello. Aspettando il miglior Higuain.

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