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Doumbia rivela: “Quando arrivai alla Roma non mi reggevo in piedi”

L’ivoriano appena trasferitosi in prestito al Basilea, rivela un retroscena sul flop alla Roma. Galeotti i festeggiamenti per la vittoria in Coppa d’Africa.
A cura di Marco Beltrami
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Una nuova vita calcistica. E quella che Seydou Doumbia spera di iniziare al Basilea, il club che ne ha ufficializzato l’ingaggio in prestito dalla Roma. Quella Roma che non ha deciso di puntare sull’ivoriano che si è reso protagonista nella Capitale di un vero e proprio flop. Arrivato per 15 milioni a gennaio 2015, Doumbia alla Roma ha collezionato 14 presenze e due reti. Troppo poco per un attaccante che ha sempre garantito gol, come confermato anche durante il ritorno al CSKA. Ma cosa è andato storto alla Roma? A spiegarlo ci ha provato lo stesso giocatore alla stampa svizzera, rivelando un curioso retroscena: “Quando ho avuto l'occasione di trasferimi in Italia, avevo due club tra cui scegliere: il Tottenham, che aveva fatto un'offerta, ma lì io non conoscevo nessuno. E c'era la Roma, dove conoscevo l'allenatore Garcia e Gervinho. Ho riflettuto e alla fine ho scelto la Roma".

Le cose però non sono andate come da copione per Doumbia che ha pagato gli eccessivi festeggiamenti per la vittoria della Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio: “Arrivai a Roma dopo dieci giorni di festa per la vittoria in coppa d'Africa con la mia Nazionale. Avevo dormito a malapena, non mi reggevo in piedi. Con la nazionale avevamo appena vinto un trofeo che aspettavamo da 22 anni. E' stato qualcosa di incredibile, ci siamo divertiti tanto. Purtroppo mi ero dimenticato di essere un calciatore professionista…”.

Doumbia però non ha intenzione di guardarsi indietro e parla anche del trattamento subito dalla Roma: “Se potendo tornare indietro festeggerei di meno? No, anzi forse di più. Mi sarebbe piaciuto finire la stagione in Russia, ma con la Roma era impossibile, hanno rifiutato categoricamente questa possibilità perché volevano cedermi in Cina. Ma io ho rifiutato e da allora mi hanno fatto allenare 3 volte al giorno, per punizione”.

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