Douglas Costa: “Lo sputo a Di Francesco fu un brutto episodio, ero fuori di me”

La Nazionale, la Juventus, il campionato e la Champions. Douglas Costa ha fretta di dimenticare l'avvio di stagione tutt'altro che memorabile e inficiato da quanto accaduto a Torino, quando mancavano una manciata di minuti alla fine del match contro il Sassuolo. Cosa combinò? Qualcosa di abbastanza grave da meritare la squalifica per ben quattro giornate: lo sputo a Di Francesco non sfuggì al direttore di gara e fu un gesto bruttissimo, un'aggravante rispetto alla gomitata e al tentativo di rifilare anche una testata all'avversario sotto gli occhi dell'arbitro. Quell'episodio capitò in un periodo nero, poco dopo lo avrebbe fermato anche un infortunio muscolare. L'ex Bayern Monaco, che ha risposto alla convocazione della Seleçao, me ha parlato in conferenza stampa.
Ne ho discusso a quattr'occhi con il commissario tecnico, lui mi ha detto quello che pensava e io lo rispetto molto e mi sono scusato – ha ammesso Douglas Costa -. E' stato un brutto episodio, ero fuori di me e non mi era mai capitato nella mia carriera. Ora spero di lasciarlo alle spalle e di continuare a lavorare.

La chiamata in verde-oro gli offre l'opportunità per rimettersi (finalmente) in carreggiata, provare a riprendersi quello spazio perso per essere scivolato dietro le quinte. Basta dare un'occhiata allo score deludente accumulato finora: 8 presenze in A (2 da titolare, 6 da subentrato), appena 26′ in Champions, un solo assist. La chiamata di Tite col Brasile può rappresentare la svolta.
E' sempre stato un sogno per me far parte della nazionale brasiliana, cerco sempre di conquistarmi più spazio – ha aggiunto Douglas Costa -. Giocare per la squadra del proprio Paese è un grande onore, spero di poterlo fare a lungo. Il Mondiale? Fa ancora male, c'erano grandi aspettative. Ma adesso dobbiamo concentrarci sulla Coppa America 2019 che giocheremo in casa.