Dopo Ranieri, Conte concede il bis in Premier: italians do it better
La Premier League "resta" nelle mani di un italiano: dopo Claudio Ranieri, romano del Testaccio, tocca ad Antonio Conte salire sul gradino più alto del podio inglese. Dalla favola del Leicester alla grande cavalcata del Chelsea: cambiano le città e le latitudini, ma la sostanza non cambia: i tecnici italiani, nel calcio inglese, si sanno imporre come pochi. E spesso, già alla prima esperienza. Cosa che invece a "mostri sacri" come Pep Guardiola non è affatto riuscita.
I precursori: Ancelotti e Mancini. Conte è solo l'ultimo in ordine di tempo: in principio fu Carlo Ancelotti, nel 2009, ad inaugurare il lungo percorso di successi italiani in Inghilterra. Ancelotti arrivava dai successi al Milan, e sedette proprio sulla panchina del Chelsea: e subito vinse il titolo di Premier League, una supercoppa ed una coppa d'Inghilterra. Un inizio spumeggiante quello del tecnico di Reggiolo, che sarebbe stato seguito poco dopo da Roberto Mancini. Il tecnico jesino arrivò al Manchester City nel dicembre 2009, subentrando a Mark Hughes. Un 5° ed un 3° posto con una F.A. Cup prima di vincere Premier e supercoppa con i Citizens.
Le favole: Di Matteo e Ranieri. Nello stesso anno del titolo vinto da Mancini, una favola inattesa: il Chelsea di André Villas-Boas va male, e viene chiamato in panchina Roberto Di Matteo. Il tecnico italiano stravolge ogni pronostico, e guida i londinesi alla conquista della prima, storica, Champions League della loro storia nella finalissima di Monaco di Baviera contro il favoritissimo Bayern. Aggiungerà al suo palmares anche una Coppa d'Inghilterra nella stessa stagione. Nella stagione 2015/2016 la favola più bella: il Leicester di Claudio Ranieri stravince la Premier League in maniera del tutto inattesa: solo l'anno prima, il tecnico romano aveva guidato le Foxes ad una salvezza difficile, dodici mesi dopo le portava sul gradino più alto della Premier. Un risultato incredibile e che lo consegna per sempre negli annali del calcio inglese. Un anno dopo toccherà poi a Conte, ancora con il Chelsea. Ma questa è storia recente.