Doping Barcellona: i blaugrana respingono le accuse
La lotta per il titolo fra Barcellona e Real Madrid avvelena l'aria di Spagna. Ormai lo scontro fra i due club spagnoli è contraddistinto da colpi bassi e e accuse al vetriolo, in vero stile serie A. Una lotta senza esclusione di colpi a cui la Liga non ci aveva mai abituato. Sarà l'effetto Mourinho, che con le sue bordate durante le conferenze stampa ha insegnato ai mass media come surriscaldare pre e post partita di una gara.
Tant'è che l'odio civile che ha sempre contraddistinto fra i due grandi poteri del futbol iberico sembra degenerare in uno stilicidio di delazioni reciproche, appestando l'aria con continue ipotesi di complotto. La notte scorsa la radio privata cattolica Cadena Cope (di proprietà della Conferenza episcopale spagnola) ha fatto sapere che che il Real Madrid ha avanztao dubbi sulla serietà dei controlli antidoping su giocatori del Barcellona e del Valencia. I club avrebbero all'interno del loro staf f" dottori di dubbia reputazione". In particolare al Valencia sarebbe stato imputato il fatto di aver lavorato con il famigerato Fuentes, il medico al centro dello scandalo doping su cui la magistratura ha aperto un fascicolo d'inchiesta.
Il Barcellona e il Valencia hanno reagito duramente. I blaugrana hanno rilasciato un comunicato nel quale esprimono "assoluta indignazione" davanti alle "gravi insinuazioni" di Cadena Cope, emittente vicina al Real Madrid, chiedendo "una immediata rettifica".
Il club catalano minaccia querele e azioni legali da parte dei propri avvocati per punire "atteggiamenti che nulla hanno a che vedere con il gioco pulito". Il Real Madrid si è astenuto da commenti, anche se,come spesso accade in Spagna, i due club comunicano la propria opinione in maniera indiretta attaverso i propri giornali di riferimento. Per il catalano ‘Mundo Deportivo', vicino al Barça, le accuse della radio madrilena sono un chiaro tentativo di destabilizzare il Barcellona e fermare la sua corsa verso la conquista del 3 titolo consecutivo nella Liga "Dopo le lamentele sul calendario, su presunti favoritismi arbitrali, e sulla presunta mansuetudine degli avversari con il Barca, ecco che arriva la giornata più sporca".
"Mettendo in dubbio il fairplay del Barcellona – scrive il giornale catalano – si fa lo stesso anche con la Spagna campione del mondo, che nelle sue file conta otto giocatori ‘blaugranà, che è la base della formazione titolare".
Saranno le commissioni disciplinari e la magistratura ordinaria a scoprire se si tratta di basse illazioni di stampo "tifoso" o se veramente qualche club non gioca pulito. Certo è che se le accuse fossero fondate e l'indagine sul doping nello sport spagnolo trovasse collegamenti con questa supposta reticenza ai controlli da parti di alcuni club della Liga, si potrebbe aprire un vero e proprio vaso di pandora, e tutto il lato oscuro nascosto dietro le luci del campionato più spettacolare del mondo sarebbe svelato. Forse, o forse è solo l'ennesimo capitolo della gigantomachia Barca -Real.