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Donne, alcool, spese folli facili guadagni: il rapporto ‘maledetto’ tra calciatori e soldi

La storia è ricca di situazioni al limite e oltre. Da George Best a Paul Gascoigne per citare i più famosi ma anche moltissimi altri calciatori sono stati preda del dio denaro, del facile guadagno e dell’altrettanto facile sperpero. Tra chi aiuta i colleghi a gestire tutto c’è anche l’ex difensore dell’Atletico, Alvaro Dominguez.
A cura di Alessio Pediglieri
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Quando si è giovani, famosi e senza problemi è facile pensare solo a divertirsi senza guardare al domani. E senza guardare ai soldi, facilmente guadagnati, soprattutto se tanti, che vanno ben al di là delle esigenze quotidiane. E' un po' la vita di ogni calciatore professionista che si ritrova con contratti da capogiro e guadagni oltre il ‘lecito'. E poi, diventa un problema gestire le varie situazioni, tra amici che ti pressano, vizi che nascono, abitudini che si prendono.

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Da Best a Gascoigne, i ‘maledetti' rovinati dal calcio

E così, spesso molte cronache raccontano di professionisti in rovina, in preda a problemi finanziari, di salute, familiari. Se si corre indietro con la memoria si torna a pensare ai problemi di George Best, il caso più celebre: campione del Manchester United, sperperò tutti i soldi in ‘donne, macchine di lusso e alcol'.  Ma anche Paul Gascoigne, rovinato dai problemi con l’alcol.

Oppure Andreas Brehme, ex difensore dell’Inter, che ha avuto problemi con il fisco e in crisi finanziaria per un’ipoteca sulla casa di circa 400mila euro. Senza dimenticare Jorge Cadete, portoghese ex Sporting e Benfica, che finita la carriera tornò a vivere coi genitori prendendo un sussidio da 180 euro a settimana.

La missione di Dominguez: aiutare i colleghi

Per evitare che questi casi non diventino la normalità e che molti giocatori, soprattutto giovani, riescano a capire la fortuna che hanno tra le mani senza sperperarla o esserne vittima, è sceso in campo anche Alvaro Dominguez, ex difensore dell’Atletico Madrid che ha lasciato il calcio giocato e il Borussia Mönchengladbach nel 2016 a soli 28 anni per colpa dei ripetuti infortuni.

Una volta con i miei amici pagammo un conto di 15mila euro.

Dominguez ha iniziato a collaborare con l’AFE (Asociación de Futbolistas Españoles), l’Associazione dei calciatori spagnoli, proprio per aiutare gli atleti ad avere più cura di se stessi e non finire in bancarotta: "Un calciatore finisce per non dare più valore ai soldi: cerca automobili sempre più costose, orologi sempre più grandi, oppure prende un aereo privato semplicemente per andare a cena.  l’importante è che non si perda la prospettiva: spendere così tanto deve essere un’eccezione e non la normalità. 

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