Donnarumma, tensione tra Milan e Raiola: la risposta slitta di 48 ore

Più passano le ore e più crollano le certezze di tutti i tifosi rossoneri: convinti, fino a qualche giorno fa, che Gigio Donnarumma potesse accettare senza indugi la ricca proposta di rinnovo (4,5 milioni di euro per cinque anni) già formulata giorni fa dalla dirigenza milanista. Dopo una giornata passata nel silenzio totale, nel tardo pomeriggio c'è stato un colloquio telefonico tra Marco Fassone, direttore sportivo del club milanese, e Mino Raiola. Durante la telefonata, il procuratore avrebbe chiesto ulteriori 48 ore di tempo per comunicare la decisione del suo assistito. Uno slittamento che ha irrigidito ulteriormente la società di via Aldo Rossi, che aveva fissato la "deadline" per la risposta proprio nella giornata di oggi, e che ha alimentato i sospetti di un possibile accordo tra il portiere di Castellammare di Stabia e un altro club.
Il sostituto di Gigio
Secondo indiscrezioni rilanciate da Sky, ci sarebbero stati momenti di tensione nelle ultime ore. Indispettito dal comportamento di Raiola, il Milan avrebbe contattato direttamente il giocatore (attualmente a Trigoria per il ritiro azzurro dell'Under 21) e chiesto spiegazioni in merito a questo ritardo. Venuto a conoscenza del contatto telefonico tra la società e Donnarumma, Raiola avrebbe protestato vivacemente con i dirigenti per il loro comportamento societario. A placare gli animi, sarebbe intervenuto Fassone che, di comune accordo con l'agente, avrebbe dunque fissato a giovedi il nuovo termine da rispettare. Dopo aver sondato inutilmente il terreno per Wojciech Szczesny, portiere classe ’90 che dopo il prestito alla Roma e il rientro all’Arsenal pare destinato alla Juventus, Fassone e Mirabelli potrebbero a questo punto virare con decisione su Pepe Reina: portiere in rotta con il Napoli di Aurelio De Lareuntiis, per il quale il Milan ha già effettuato dei sondaggi.