Donnarumma-Milan, il lungo addio. Ma a Gigio andrà bene comunque
Che fine farà Donnarumma? Comunque vada sarà un successo per l'estremo difensore del Milan. Se i rossoneri vanno in Champions e lui (e il suo procuratore) decidono di restare avrà di fronte a sé uno scenario stimolante, molto più di quello attuale. In caso di addio, ad attenderlo potrebbero esserci un contratto sontuoso e un club che gli consentirebbero di salire da subito su un palcoscenico più prestigioso, cosa che adesso dalle parti di Milanello non possono permettersi. Poi c'è la questione dei conti, della ricapitalizzazione del debito e del bilancio che la Uefa – attraverso il settlement agreement (ovvero, un piano di rientro imposto) – ha messo sotto i riflettori da tempo: una situazione che potrebbe indurre la società alla cessione di qualche pezzo pregiato.
Gigio è sicuramente uno di questi e l'arrivo di Pepe Reina da Napoli (lo spagnolo ha svolto le visite mediche, contratto fino al 2020 con opzione al 2021 a 3 milioni netti all’anno) suggerisce la strategia futura del club: puntare ora sul 35enne spagnolo e magari mettergli al fianco il 18enne Plizzari che rappresenta il futuro. Che fine farebbe Antonio Donnarumma, in rossonero grazie al fratello? Pare che anche questa sia causa di malessere. Spifferi di corridoio raccontano del malumore di Donnarumma, la versione ufficiale – quella fornita dallo stesso calciatore ai microfoni di Sky Sport – sembra un'altra.
Sono contento per André che cercava questo gol da un po', per noi è stato importantissimo, perché vale tre punti fondamentali e perché ci ha dato più fiducia per affrontare l'Arsenal con più grinta, fiducia e voglia di far bene – ha ammesso il portiere del Milan -. Stiamo facendo una bella rincorsa, siamo lì e ci crediamo, abbiamo il dovere di crederci e di provarci fino all'ultimo.
Giovedì prossimo la squadra di Gattuso sarà di scena a Londra per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Pendenza massima: si parte dal 2-0 incassato in casa contro i Gunners, un risultato che non sembra lasciare molti margini di qualificazione.
Siamo un bel gruppo, l'esultanza di Genova è un esempio, avevamo voglia di fare risultato, di far bene, di toglierci dalla mente la partita con l'Arsenal, ci siamo riusciti Sono sereno e contento, vado avanti così.