Donnarumma, errori clamorosi e parate eccezionali, li vale davvero 100 milioni?
Gigio Donnarumma è stato il protagonista negativo della finale di Coppa Italia 2017-2018 tra Juventus e Milan. Dopo un paio di discrete parate il numero uno rossonero ha commesso due gravissimi errori, non è stato lesto a respingere una conclusione dalla distanza di Douglas Costa e soprattutto ha commosso un errore incredibile sul gol del 3-0, di fatto ‘regalato’ a Benatia. Già durante il corso del match i social hanno attaccato il giovane portiere, che è uscito in lacrime e con lo sguardo basso dall’Olimpico. Senza dubbio quella di mercoledì è stata una serata disastrosa, probabilmente la peggiore della sua carriera. E dopo questi due errori ci si torna a chiedere qual è il vero valore di Donnarumma?
Il paragone con Buffon lo vive (e forse lo subisce) da quando ha esordito in Serie A e il portiere campano lo vive ancor di più con forza in queste ore perché il 40enne capitano ha alzato l’ennesimo trofeo con la Juventus. Buffon ha e ha avuto una carriera stellare, ma chiaramente in oltre vent’anni qualche papera l’ha fatta, ma non ha mai avuto così tanti e alti bassi, nemmeno in gioventù, come Donnarumma che in questi due anni e mezzo ha alternato interventi prodigiosi a errori clamorosi.
Il parallelo con Buffon esiste perché entrambi hanno esordito da ragazzini e a entrambi è stato appiccato il termine ‘predestinato’ – con il Parma Scala lanciò a 17 anni in un Parma-Milan Buffon, mentre Mihajlovic lanciò il 16enne Donnarumma in un Milan-Sassuolo. Dall’esordio con il Milan Gigio di record ne ha battuti parecchi: è stato il più giovane giocatore di sempre a giocare 100 partite in Serie A (meglio di altri enfant prodige come Totti e Rivera), è stato anche il più giovane portiere di sempre a vestire la maglia azzurra. E da tempo in tanti hanno designato Donnarumma come erede di Buffon per la porta della nazionale.
Però Gigio non è riuscito ancora a dare quella affidabilità che si richiede a un grande portiere. Dalla sua parte gioca l’età, perché ha 19 anni, il suo percorso è appena iniziato e può solo migliorare. Ma in tutti questi anni tutti pensavano che Donnarumma crescesse ancora di più. Fondamentale lo è stato nella Supercoppa vinta a Doha nel dicembre 2016, l’unico trofeo conquistato dal Milan negli ultimi sei anni, decisivo lo è stato anche nella semifinale di Coppa Italia con la Lazio di quest’anno, mentre portentoso lo è stato contro il Napoli effettuando un intervento pazzesco su Milik al 92’. Ma qualche errore di troppo pesa sulla sua coscienza e sulla sua mente. Lo scorso anno sbagliò in modo incredibile contro il Pescara, sbagliò clamorosamente anche nell’esordio azzurro contro la Francia e a verbale ci sono anche gli errori nella finale di Coppa Italia.
Molto probabilmente Donnarumma sta pagando la troppa pressione che avverte. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. La scorsa estate il rinnovo del suo contratto divenne quasi un caso nazionale, alla fine il braccio di ferro lo vinse il portiere che grazie a Raiola firmò un contratto da 6 milioni a stagione, uno stipendio incredibile per un 19enne che la maggioranza dei calciatori non avrà mai per un singolo campionato.
L’estate scorsa fu contestato anche mentre giocava con l’Under 21, i finti dollari lanciati in Polonia hanno fatto il giro del mondo, i tifosi del Milan lo hanno subissato di critiche anche lo scorso dicembre nel corso di un match di Coppa Italia e adesso queste critiche tornano a galla, mentre l’ex Premier Enrico Letta, tifoso del Milan, consiglia a Donnarumma di fare la maturità, cosa che non fece lo scorso anno. Ma Raiola non pensa agli studi del suo assistito e cerca di piazzarlo al Real Madrid o al Paris Saint Germain e continua a dire che Gigio vale circa 100 milioni di euro. Ma Gigio adesso li vale davvero 100 milioni?