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“Donnarumma patrimonio del club”, cessione affare per tutti. Soprattutto per il Milan

Il comunicato ufficiale della società non dissolve i dubbi sul futuro del portiere ma, in assenza di una clausola rescissoria, ribadisce l’impressione che tutto fosse previsto a tavolino. Ecco perché una partenza del portiere a gennaio alle cifre richieste dal Milan potrebbe fare davvero comodo a tutti.
A cura di Maurizio De Santis
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"Non è questo il tempo del mercato, ma solo ed esclusivamente del campo". Si conclude così il comunicato ufficiale del Milan sulla vicenda Donnarumma che ha agitato le ultime ore in casa rossonera e inflitto un altro brutto colpo all'immagine del club. Dopo le perplessità (e il no) della Uefa al piano di rientro economico presentato dalla società e una situazione di classifica deludente, adesso arriva anche la mazzata della ‘fuga' all'estero dell'estremo difensore. A giudicare dai dettagli, sembrava un piano già scritto e nascosto dietro il paravento del rinnovo del contratto: perché il rifiuto di controfirmare la clausola rescissoria (40 milioni in caso di mancato accesso alla Champions, 70 in caso di promozione europea) di fatto è stato come mettere il piede davanti alla porta per lasciarla aperta.

Sicché quella lettera sulla presunta ‘violenza morale' (poi devono spiegarci come fa a sentirsi ‘obbligato a firmare' un ragazzo che a 18 anni percepisce uno stipendio netto di 5.5 milioni più bonus e sistema suo fratello) assume i contorni di un copione finora tenuto chiuso nel cassetto e riportato alla luce oggi che la barca naviga in cattive acque tra prospettiva sportive e progetto societario zavorrato da questioni di bilancio e conti da far quadrare.

Gigio è un patrimonio del Club, sia sportivo (è reduce da ottime parate contro Torino e Bologna) che economico – si legge nella nota della società -. Tutto questo è valorizzato da un contratto fino al 2021 e rafforzato da un dialogo sempre aperto e positivo fra il giocatore e il suo allenatore, fra il giocatore e il direttore sportivo rossonero Mirabelli. Stabilito questo come ha già avuto modo di affermare proprio Rino Gattuso ieri, il Milan è concentrato adesso solo sul campo. È lì che la squadra rossonera deve continuare a lavorare per tornare grande

Cosa significa? Che una partenza del portiere a gennaio alle cifre richieste dal Milan potrebbe fare davvero comodo a tutti, evitando una lunga e spiacevole coda in carta bollata: da un lato ci sono Donnarumma e il su agente Raiola ai quali non mancano le offerte sul tavolo (dal Paris Saint-Germain al Real Madrid, sono tanti gli estimatori in grado di assicurare ingaggio e commissioni laute); dall'altro il Milan che con l'addio all'estremo difensore metterebbe in cassa un bel po' di milioni come ossigeno per il bilancio.

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