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Europa League, Lazio che beffa: domina il Dnipro, ma viene raggiunta al 93esimo

Dopo 90 minuti perfetti, senza quasi mai tremare di fronte ad un avversario irriconoscibile, la Lazio ha incassato il pareggio sull’ultima azione della partita rendendo vano il vantaggio del primo tempo di Milinkovic-Savic. Risultato a parte, Pioli può sentirsi comunque soddisfatto della gara dei suoi giocatori.
A cura di Alberto Pucci
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La Lazio torna dalla Dnipro Arena con un pareggio che rimarrà sullo stomaco per molto tempo a Pioli e ai suoi giocatori, maturato oltre i tre minuti di recupero e sull’ultimo tentativo di un Dnipro che, nel corso di tutta la gara, ha spaventato pochissimo Marchetti. La squadra romana ha giocato un gran primo tempo, gestendo nella ripresa il gol di Milinkovic-Savic, fino alla beffa finale. Il serbo è stato tra i migliori nell’undici biancoceleste, mettendo in mostra giocate sopraffine e personalità da grande giocatore. Senza diversi infortunati, la squadra laziale non ha fatto rimpiangere gli assenti. Pungente in attacco, solida nel mezzo e perfetta in difesa, grazie alla serata magica del pacchetto difensivo comandato magistralmente da Hoedt e Gentiletti, i biancocelesti tornano però a Roma con l’amaro in bocca e due punti in meno, che avrebbero ampiamente meritato. Il prossimo appuntamento europeo per Radu e compagni sarà all’Olimpico contro il Saint-Etienne, fermato anch'egli dal Rosenboerg nell’altra partita del girone.

Subito aggressivo il Dnipro, sin dai primi minuti di gioco. I ragazzi di Markevych hanno provato a mettere in difficoltà la retroguardia laziale, con gli inserimenti verticali di Seleznyov: giocatore protagonista nelle ultime settimane di campionato ucraino. All'ottavo minuto il primo squillo dell'undici biancoceleste. A provare con una conclusione al volo, è stato Kishna: tiro fuori dallo specchio della porta. Lazio che, minuto dopo minuto, è cresciuta fino ad arrivare alla prima vera occasione da gol: poco dopo il quarto d'ora, lancio in verticale di Onazi per Matri che, solo davanti a Boyko, ha trovato la miracolosa risposta in corner del portiere ucraino. Dopo l'inizio veemente dei padroni di casa, è stata la squadra di Pioli a prendere il sopravvento. Il trio Matri, Kishna, Felipe Anderson ha messo in difficoltà diverse volte la retroguardia avversaria con fraseggi stretti e pericolosi. Una superiorità che ha regalato alla Lazio il gol del vantaggio al 33esimo: punizione con il contagiri di Kishna e colpo di testa vincente di Milinkovic-Savic. La risposta del Dnipro è arrivata a due minuti dal 45esimo, con un colpo di testa di Seleznyov facilmente bloccato da Marchetti.

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Rientrata in campo con gli stessi undici protagonisti, la Lazio ha mostrato una buona personalità anche ad inizio ripresa. Al sesto minuto altra grande azione di Milinkovic-Savic che ha servito Kishna in area di rigore ucraina: palla leggermente lunga per l'ex Ajax. Dopo un paio di scorribande innocue del Dnipro e una punizione di Parolo bloccata da Boyko, il match si è fatto più cattivo con diversi scontri in mezzo al campo e alcuni cartellini gialli distribuiti dall'arbitro Hunter. A 20 minuti dal termine, altra buona occasione per Matri: servito da un colpo di testa di Milinkovic-Savic, l'ex Milan ha tentato inutilmente di scavalcare il portiere con un pallonetto troppo "morbido". Alla mezz'ora l'attaccante lodigiano è uscito per far posto a Keita, così come ha lasciato il campo Kishna per l'ingresso di Candreva. L'unico spavento per Marchetti è arrivato a cinque minuti dal triplice fischio finale, su un colpo di testa (alto) di Guyet. La beffa, però, era dietro l'angolo. In pieno recupero, anzi oltre i tre minuti concessi dall'arbitro, Seleznyov è riuscito a beffare il portiere biancoceleste e a fissare sul pareggio il risultato finale.

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