Divock Origi, il pupillo di Rudi Garcia, nuova star del Mondiale

Il Belgio si è qualificato per gli ottavi di finale di Brasile 2014. Fin qui tutto normale, perché la squadra di Marc Wilmots non doveva superare un girone impossibile e soprattutto il Belgio è una delle possibili sorprese del Mondiale. Una sorpresa c’è. Perché il gol che ha steso la Russia ed ha regalato la qualificazione ai ‘Diavoli Rossi’ non lo ha segnato il fenomenale Hazard, non ha lo ha realizzato il bomber Lukaku e non lo ha siglato nemmeno il folletto del Napoli Dries Mertens. Ma il gol decisivo porta la firma del giovanissimo Dovick Origi, uno dei calciatori più giovani del Mondiale.
La storia di Origi è l’emblema di questa splendida Nazionale che mescola dentro di sé tante culture, perché i figli di tanti emigranti della seconda o della terza generazione stanno facendo sognare Wilmots e un intero paese. Origi al Mondiale è arrivato a sorpresa. Perché nessuno pensava che il suo C.T. sostituisse Benteke, trascinatore nelle qualificazioni e fuori per un problema al ginocchio, con un ragazzo che mai aveva giocato in Nazionale fino a un mese fa!
L’attaccante del Lille è nato nell’aprile del 1995 a Ostenda, dove il papà Mike Okoth Origi giocava con la squadra locale come punta esterna. Figlio e nipote d’arte Origi inizia la sua carriera con le giovani del Genk che decide di mollare nel 2010, quando arriva l’offerta del Lille. Nel febbraio del 2013 Rudi Garcia lo lancia in Ligue 1 nonostante il belga abbia diciassette anni. Origi entra al 69’ e sei minuti dopo realizza il primo gol nel campionato francese. Quest’anno con Girard in panchina l’attaccante conquista sempre più spazio e partecipa in modo attivo alla cavalcata del Lille che anche grazie alle sue cinque reti ha conquistato la qualificazione ai preliminari di Champions League. A metà maggio arriva a sorpresa la convocazione di Wilmots, che dopo averlo fatto giocare in due sfide amichevoli, lo ha utilizzato sia contro l’Algeria sia contro la Russia che oggi Origi ha punito con un bel gol all’87’. Nel suo futuro chissà se non ci sarà di nuovo Rudi Garcia.