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Diritti tv, alla FIGC 35 milioni per le Nazionali azzurre: ma gli ascolti sono in calo

Nel 2015 la Federazione ha incassato una cifra notevole, ma share e audience sono in calo soprattutto per la Nazionale maggiore: mai così male negli ultimi anni.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Buon risultato, in termine di ricavi economici, per la FIGC: la Federazione italiana ha infatti incassato nel 2015 per i diritti televisivi delle gare degli Azzurre e delle Azzurre ben 35 milioni e 100mila euro. La parte del leone l'ha fatta ovviamente la Nazionale maggiore, che ha portato nelle casse federali ben 31 milioni ed 800mila euro. Completano il gruzzolo le gare dell'Under-21, che hanno portato 1 milione e 950mila euro, mentre le nazionali femminili e giovanili hanno portato complessivamente 750mila euro.

Le gare più remunerative, come si evince dal Management Report 2015, sono state le tre gare per le qualificazioni agli Europei 2016, che da sole hanno portato introiti dai diritti tv per 22 milioni di euro: Italia-Malta, Italia-Bulgaria ed Italia-Norvegia. Bene anche le amichevoli contro Inghilterra e Portogallo, che hanno fatto incassare 3 milioni a testa, leggermente meno le sfide contro Belgio e Romania (1,8 milioni a gara), per un totale di 9,6 milioni di euro. Completano il "conto" i diritti internet e mobile (300mila euro), i minispot (100mila) e la pay tv (200mila).

Ascolti in calo per la Nazionale maggiore

Sono in calo, invece, gli spettatori dell'Italia maggiore: sotto questo punto di vista, l'Italia di Antonio Conte ha miseramente fallito l'obiettivo di "riavvicinare" i tifosi alla squadra. Colpa di un gioco macchinoso e risultati scadenti, nel 2015 la partita più vista è stata Bulgaria-Italia, con poco più di 7 milioni e mezzo di spettatori ed uno share di poco meno del 30%. L'amichevole Italia-Spagna, che sulla carta sarebbe dovuta essere il punto di forza delle trasmissioni del 2015, ha raggiunto di poco i sei milioni di audience con il 24% di share. Risultati che dimostrano, dal Mondiale 2006 ad oggi, una sempre più larga disaffezione per la Nazionale, con l'unica eccezione del 2012, anno in cui si giocò l'Europeo.

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