Dirigenti e tecnico contro l’arbitro, Antignano punito con 118 punti di penalizzazione
Una maxi sanzione in classifica per cumulo di squalifiche dei propri tesserati. Il regolamento lo permette a prescindere dalla gravità dei singoli fatti commessi e per questo il Giudice Sportivo ha inflitto ben 118 punti di penalità alla formazione Esordienti dell'Antignano. Il club di calcio giovanile livornese è stato punito severamente in seguito a quanto accaduto lo scorso 8 aprile e alla ‘fedina' poco immacolata di dirigenti e allenatore, i cui nomi erano finiti ancora una volta sul referto del direttore di gara.

Cosa è successo di così deprecabile? A raccontare la vicenda è stato il quotidiano ‘Il Tirreno' che ha riportato provvedimenti e motivazioni elencati nel comunicato disciplinare: il tecnico, espulso, è stato squalificato fino all'8 maggio mentre due dirigenti hanno raggiunto quota 13 mesi di stop, cumulando rispettivamente 8 e 5 mesi d'inibizione. Il primo dirigente è stato fermato fino a dicembre perché "a fine gara scagliava il pallone verso il direttore di gara non colpendolo per la pronta reazione dello stesso che si abbassava evitandolo", come indicato nella nota della Figc. Il secondo (squalificato fino a settembre) s'è reso protagonista di un atteggiamento antisportivo e violento… Cosa ha fatto? "Riconosciuto personalmente dal direttore di gara mentre dalla tribuna lanciava una bottiglietta piena d’acqua verso lo stesso senza colpirlo e contemporaneamente gli rivolgeva frasi offensive".
Il calcolo dei punti di penalizzazione. Come si è arrivati alla somma di ben 118 punti di penalizzazione? In base al regolamento vigente per questo campionato, ogni giornata di squalifica si sconta con -2 punti in classifica e il cumulo dei giorni di stop inflitti ha portato alla cifra spropositata. "Tutto è degenerato in seguito all'espulsione del nostro allenatore che aveva contestato una decisione dell'arbitro senza eccessi – ha ammesso Stefano Sitri, responsabile della piccola società livornese, come raccolto da Il Tirreno -. Si è creata una situazione di tensione che poi ha portato ad alcuni gesti condannabili da parte di due nostri tesserati e che la stessa società ha ammesso. La penalizzazione è spropositata rispetto agli episodi verificatisi, purtroppo non è stato possibile fare ricorso perché la sanzione ci è stata comunicata in ritardo a fronte dei termini necessari per impugnare quel provvedimento".