Risultati 36a giornata Serie A 2014/2015 (foto)
La Serie A emette un altro verdetto. Anche il Cagliari è retroceso in Serie B. I sardi, che oggi sono stati battuti per 1-0 in casa dal Palermo, gol di Franco Vazquez, lasciano la Serie A dopo undici campionati consecutivi. Il Genoa battendo per 4-1 l'Atalanta (prodezze di Bertolacci e Iago Falque) si prende il quinto posto. Una doppietta di Maxi Lopez decide Torino-Empoli, mentre il Verona supera l'Empoli, ma senza i gol di Toni che resta alle spalle di Tevez. Ieri la Juve si è tolta un altro sfizio battendo l'Inter, mentre la Lazio si è avvicinata alla Champions superando la Sampdoria. Stasera Roma-Udinese, domani Fiorentina-Parma e Napoli-Cesena.
Atalanta-Genoa 1-4 (18′ rig Pinilla, 30′ Pavoletti, 58′ Bertolacci, 61′, 73′ Iago Falque)
A Bergamo il Genoa vuole la vittoria che regalerebbe un sorpasso prestigioso sulla Sampdoria. Al 3′ Sportiello è attento su una conclusione in diagonale di Lestienne. Al 10′ Sportiello dice di no a Bertolacci. L'Atalanta si rende pericolosa con Pinilla, pallone alto. Follia di Burdisso che incredibilmente decide di intervenire con una mano in area, rigore netto per l'Atalanta. Pinilla spiazza Perin, 1-0. Il Genoa non si scompone continua ad attaccare e trova il pari alla mezz'ora con Pavoletti che sfrutta uno splendido assist di Bertolacci e di testa batte Sportiello. Pinilla è decisivo anche nella propria area di rigore salvando sulla linea su un colpo di testa di Bertolacci. Proprio Bertolacci porta in vantaggio il Genoa (al 12′) nella ripresa. Il gol è bellissimo. Il centrocampista romano con una magia si porta il pallone avanti all'interno dell'area di rigore e con un tocco perfetto batte Sportiello. Il Genoa è 5°! La squadra di Gasperini è caldissima e chiude il match con Iago Falque, che stoppa in area e con un bel sinistro realizza il 3-1. 12° gol in A per lo spagnolo.
Iago Falque realizza un gol meraviglioso al 74′. Lo spagnolo vola nelle praterie bergamesche, entra in area di rigore e con un tiro a giro fantastico batte Sportiello, 4-1. In pieno recupero Perin superbo su Pinilla, sulla ribattuta Carmona colpisce la traversa.
Cagliari-Palermo 0-1 (9′ Vazquez)
Iachini schiera i suoi sempre senza Dybala, promesso alla Juve. I sardi, che anche vincendo le ultime tre partite potrebbero retrocedere, partono alla grande. Nei primi minuti ci provano M'Poku, Cop e Farias. Il gol però lo realizza il Palermo. Vazquez serve Quaison, che alza la testa vede il compagno e lo serve. L'italo-argentino controlla e piazza il pallone in modo perfetto: 1-0 Palermo. Il Cagliari non si scompone e continua ad attaccare. Sorrentino è reattivo e chiude lo specchio a Cop lanciato a rete. Avelar, tutto solo, calcia malissimo e si divora il gol del pari al 16′. In contropiede Chochev va vicino al 2-0. Sorrentino, attento anche su un tiro al volo di Ekdal, è bravissimo su una conclusione ravvicinata di Farias. Nella ripresa il Cagliari è stanco e non dà mai l'idea di poter pareggiare, ed è il Palermo ad avere le occasioni più importanti. Finisce 1-0. Il Cagliari è in B.
Torino-Chievo 2-0 (52′, 69′ Maxi Lopez)
Dopo appena un minuto Toro subito pericoloso. Martinez si inserisce bene, ma tocca appena il pallone di testa, che finisce fuori. L'incontro è piacevole, la partita la fa la squadra di casa. El Kaddouri ha due opportunità, ma non le sfrutta. I granata attaccano a testa bassa, ma i clivensi, che sono una delle squadre più in forma del nostro campionato, si difendono benissimo. Nel recupero del primo tempo Padelli blocca senza problemi una punizione di Birsa. A inizio ripresa passa la squadra di Ventura. Il marcatore è Maxi Lopez, che di testa batte l'ex compagno Bardi. Il grande ex del match raddoppia al 69′. L'argentino si inserisce bene e con un tocco elegante firma il 2-0. Con il Torino Maxi Lopez è risorto. Ventura allunga sul Milan e coltiva una flebile speranza europea.
Verona-Empoli 2-1 (6′ Saponara, 24′ Moras, 68′ Sala)
La squadra di casa parte molto forte. Ma il primo gol del match lo realizza l'Empoli con Saponara. Il trequartista di Sarri scambia con un compagno, entra in area con facilità e con un tocco felpato batte il portiere veronese. Il Verona risponde con Toni, che all'interno dell'area di rigore si gira, calcia al volo e colpisce la traversa. La squadra di Mandorlini trova il pari con il greco Vangelis Moras, che di testa supera Bassi. L'arbitro non assegna, alla mezz'ora, un rigore al Verona per un netto fallo di mani di Valdifiori. Nel finale del primo tempo Barba è provvidenziale su una zampata di Toni salvando sulla linea. Il Verona con convinzione cerca il gol del vantaggio. Jacopo Sala al 23′ sfrutta un brutto intervento di Bassi e realizza il gol del 2-1. Toni ci prova, ma non segna. Il Verona conquista tre punti importanti e scala la classifica.
Sassuolo-Milan 3-2 (13′, 30′, 78′ Berardi; 33′ Bonaventura, 50′ Alex)
Berardi si conferma la bestia nera del Milan. L'attaccante del Sassuolo dopo aver piazzato il poker lo scorso anno ai rossoneri, oggi ne ha realizzati tre di gol. Il primo è stato molto contestato. Perché il pallone non sembra abbia varcato completamente la linea di porta, gli altri due invece sono stati belli e regolari. In mezzo ai gol di Berardi ci sono state le marcature di Bonaventura e Alex. Dopo il gol del 2-2 i rossoneri sembravano lanciatissimi e pareva potesse arrivare pure la vittoria, ma l'espulsione di Bonaventura ha scombinato i piani di Inzaghi, che alla fine si è dovuto arrendere.
Sampdoria-Lazio 0-1 (54′ Gentiletti)
La Lazio batte la Sampdoria a Marassi e si avvicina alla prossima Champions League. La squadra di Pioli ha disputato un match autoritario è ha vinto un match fondamentale. Ha deciso un gol di Santiago Gentiletti, al primo centro in A, che non giocava da quasi otto mesi. La Lazio poteva anche rendere più rotondo il successo. I blucerchiati possono rammaricarsi solo per le clamorose occasioni sciupate da Obiang e Eto'O.
Inter-Juventus 1-2 (9′ Icardi, 43′ rig Marchisio, 83′ Morata)
La Juve è sempre la squadra più difficile da battere, anche quando schiera gran parte delle seconde linee, anche quando ha vinto già da un paio di settimane il titolo e anche quando ha appena festeggiato una storica finale di Champions League. L'Inter passa al 9′ con una zampata di Icardi, che si mette sulla strada di una conclusione di Brozovic. I nerazzurri vogliono chiudere la partita e ci provano con Shaqiri che colpisce una traversa e Brozovic che raddoppia ma è in fuorigioco. Poi esce la Juve. Medel perde una brutta palla a metà campo, Vidic insegue Matri e lo stende. Rigore per i bianconeri. Marchisio non sbaglia. Nella ripresa il pari non si schioda fino all'83' quando Handanovic commette una clamorosa papera su una conclusione di Morata. Nel finale Storari è fenomenale e salva su Icardi. Per l'Inter una brutta battuta d'arresto che complica i piani per il sesto posto.