Diretta risultati 19a Giornata Serie A 2014/2015 live (foto)
Nelle sei partite che si sono giocate nel pomeriggio e valide per la diciannovesima ed ultima giornata del girone d'andata della Serie A TIM 2014/2015, si sono registrate ben quattro vittorie esterne e due pareggi, che vanno ad aggiungersi alla vittoria ottenuta dal Napoli nel match all'ora di pranzo sul campo della Lazio e ai due pareggi di ieri di Inter e la Roma, rispettivamente contro l'Empoli a reti inviolate ed a Palermo con un 1-1 in rimonta. La sorpresa è la sconfitta del Milan, che cade in casa con l'Atalanta e forse dice addio definitivamente alla corsa per il 3° posto che vale la Champions League. Terzo posto per il quale torna in corsa la Sampdoria, vittoria 2-0 sul campo di un Parma sempre più rassegnato all'ultimo posto in classifica, condiviso con il Cesena al quale non sono bastati due rigori per strappare almeno un punto contro il Torino, vittorioso per 3-2 al Manuzzi grazie al gol partita di Maxi Lopez. Pari-beffa per l'Udinese che va sotto, rimonta, e poi si fa raggiungere al 90′ da un rigore di Avelar. La Fiorentina si salva al 93′ grazie ad un colpo di testa di Babacar, che permette di espugnare il campo del Chievo. Questa sera toccherà invece a Juventus-Verona, replica del match di Coppa Italia di giovedì sera (terminato 6-1 per i bianconeri), chiudere il turno.
Cesena-Torino 2-3 (20′ Benassi, 21′ Quagliarella, 43′ rig. e 84′ rig. Brienza, 86′ Maxi Lopez)
Romagnoli che per l'occasione sfoggiano una casacca rosa in memoria di Marco Pantani, che oggi avrebbe compiuto 45 anni. Gara che sembra saldamente in mano ai Granata, che al ventesimo aprono e chiudono, virtualmente, i giochi: prima Benassi sblocca con un bel tiro incrociato, poi un minuto dopo raddoppia Quagliarella che insacca su traversone di Farnerud. Romagnoli che rischiano la goleada su due tentativi di Bruno Peres prima e Benassi poi. Ma prima dell'intervallo, un intervento di Padelli su Brienza in area di rigore viene punito con il rigore e l'ammonizione: dagli undici metri riapre il match lo stesso Brienza. Nella ripresa, il Torino forse impaurito di sperperare il doppio vantaggio si chiude a riccio: e così i romagnoli prendono coraggio e cercano il pareggio. Fa il suo esordio in maglia granata anche Maxi Lopez, ma solo Pulzetti e Brienza a sfiorare il pari per i locali. A cinque dalla fine, il Cesena trova un altro rigore provocato stavolta da un fallo di mano di Jansson. Dagli undici metri non sbaglia ancora Brienza. Una beffa per il Toro, che si riversa in avanti e si riporta in vantaggio grazie proprio al nuovo arrivato Maxi Lopez, che al minuto 86 sigla il nuovo vantaggio ai granata che vale tre punti pesantissimi.
Chievo-Fiorentina 1-2 (35′ Gonzalo Rodriguez, 70′ Pellissier, 93′ Babacar)
Padroni di casa che provano a spingere subito dal primo minuto con Schelotto: bravo Tatarusanu a salvare i suoi. L'unico brivido per i Viola è un tentativo di Gomez che va fuori di poco, ma a sorpresa è il Chievo a fare la partita: ci prova Izco, attorno al ventesimo, ma non ha fortuna. La svolta arriva al 35′, quando Gonzalo Rodriguez sblocca il match in favore degli uomini di Vincenzo Montella. Nella ripresa, subito i viola provano a chiudere i conti: ci provano prima Mati Fernandez, poi Badelj: ma Bizzarri salva i suoi e tiene aperta la gara. Fiorentina arrembante alla ricerca del raddoppio e, come da tradizione, quando non si riesce a chiudere la gara si trova la beffa: al 70′ è infatti Pellissier a trovare il pareggio che fa esplodere il tifo clivense. Ma la Fiorentina non molla, e passa proprio nel recupero grazie ad un colpo di testa di Babacar, che salva dunque la Fiorentina e regala tre punti d'oro ai viola per il sogno europeo.
Genoa-Sassuolo 3-3 (19′ rig. e 69′ Berardi, 24′ Falque, 49′ Missiroli, 52′ e 92′ rig. Fetfatzidis)
Inizio spumeggiante degli emiliani, che nei primi minuti costringono Perin agli straordinari: subito un tentativo di Zaza, poi ci prova Sansone. Ma l'estremo difensore di casa si supera in entrambi i casi. Sassuolo che cresce e passa al 19′, quando Antonelli commette fallo in area su Berardi: dagli undici metri è lo stesso attaccante neroverde a sbloccare il risultato. Cinque minuti dopo, i padroni di casa riagguantano il pari con Falque, che tocca morbido al termine di un'azione manovrata del Grifone. Gara che poi perde di intensità e si chiude con un giusto pari. Nella ripresa, subito tante emozioni: prima Missiroli riporta in vantaggio gli emiliani, quindi, due minuti dopo, i padroni di casa ritrovano il pareggio con Fetfatzidis. Tante le emozioni a Marassi: ancora gli emiliani avanti al minuto 69′, con Berardi che firma la sua personale doppietta. Sembra fatta, poi proprio al 92′ arriva il rigore che cambia il match: ancora Fetfatzidis, dagli undici metri, sigla la sua personale doppietta che chiude anche il match.
Milan-Atalanta 0-1 (34′ Denis)
Gara arrembante a San Siro nei primi minuti: ci prova subito Bonaventura al 5′, ma Sportiello è bravo a salvare i suoi. Poi è la volta di Cigarini a chiamare in causa Diego Lopez, che si fa trovare pronto. Atalanta che prende piano piano le redini del gioco: ci prova Benalouane attorno al quarto d'ora, ma la difesa rossonera si salva in angolo. Poi tocca a Denis centrare la traversa, facendo venire i brividi a San Siro. E' solo il preludio del gol che arriva al 34′ proprio con Denis, che in area di rigore fredda Diego Lopez. La ripresa si apre subito con un cambio: fuori Cerci e dentro Pazzini. Davvero deludente la prestazione dell'ex-Torino, ancora impalpabile nella manovra rossonera. L'Atalanta, sapientemente, dosa contropiedi veloci ad altrettante rapide chiusure. Il risultato è che il Milan resta imbrigliato nelle maglie orobiche. Ed anzi, sono proprio gli orobici a sfiorare il raddoppio con Zappacosta prima e Maxi Moralez poi. A San Siro si chiude così tra i fischi dei tifosi rossoneri e la gioia di quelli bergamaschi.
Parma-Sampdoria 0-2 (52′ Bergessio, 69′ Soriano)
Al Tardini si parte subito con un brivido: Mauri trattiene Eder in area di rigore, i blucerchiati chiedono il rigore. Ma l'arbitro Gervasoni lascia correre. La gara vive di fiammate: la prima è di Eder, che al 24′ prova la conclusione al termine di una bella azione individuale, ma la palla termina alta. Quindi è Gobbi, per i padroni di casa, ad esaltare i riflessi di Viviano. Poche altre le emozioni prima dell'intervallo: ci prova Eder, su punizione, ma il punteggio non cambia. Prima dell'intervallo c'è tempo anche per un accenno di rissa tra Bergessio e Lucarelli: l'arbitro riporta la calma. Nella ripresa, subito blucerchiati che sbloccano il match con un pallonetto di Bergessio che scavalca Mirante. Parma che prova a reagire, ma le idee latitano: e così la Sampdoria legittima il vantaggio con Soriano, che raddoppia a poco più di venti dalla fine e chiude in largo anticipo il match.
Udinese-Cagliari 2-2 (40′ Joao Pedro, 55′ Allan, 56′ Thereau, 90′ rig. Avelar)
Al Friuli poche emozioni nella battute iniziali del match. Nonostante la presenza di Totò Di Natale, gli uomini di Stramaccioni non si affacciano quasi mai pericolosamente nell'area di rigore sarda. La gara si trascina sui binari della noia a lungo: poi, d'improvviso, il Cagliari affonda. Donsah scende bene palla al piede senza trovare ostacoli e mette al centro per Joao Pedro che non si fa pregare e realizza la rete che porta in vantaggio i sardi e costringe l'Udinese a rientrare nell'intervallo tra i fischi. Nella ripresa, però, si risvegliano i friulani: al 55′, è Allan a firmare il pari con uno splendido destro. Quindi, un minuto dopo, completa la rimonta Thereau di testa su assist di Di Natale. Friulani toltalmente padroni del campo, ma beffati allo scadere: il Cagliari trova il pari con Avelar con un rigore al 90′ che gela il Friuli e regala a Zola un punto d'oro.
Lazio-Napoli 0-1 (18′ Higuain)
Colpo esterno del Napoli che passa all'Olimpico sulla Lazio grazie ad un lampo di Higuain dopo diciotto minuti e si riprende così di prepotenza il terzo posto che vale la Champions League. Gara vibrante che il Napoli avrebbe potuto chiudere ampiamente prima con Mertens prima ed Higuain dopo, e che nel complesso ha meritato di vincere. Lazio che senza Felipe Anderson è apparsa solo la brutta copia di quella che aveva travolto la Sampdoria prima e quasi fermato la Roma poi. Pioli dovrà sicuramente vedere qualcosa: da registrare l'ottimo esordio da titolare di Ivan Strinic. Il terzino croato è apparso in forma ed ha compiuto il proprio dovere senza grosse sbavature sulla fascia sinistra.
Palermo-Roma 1-1 (2′ Dybala, 54′ Destro)
Frena la Roma, che a Palermo non va oltre l'1-1: apre Dybala dopo appena due minuti, ed è una rete che per poco non fa saltare, in tutti i sensi, i piani dei giallorossi. I padroni di casa si dimostrano in palla e sfiorano più volte il raddoppio: a firmare il terzo pareggio in quattro gare per gli uomini di Rudi Garcia è però Mattia Destro, che nella ripresa riagguanta i rosanero. Ad inizio gara, Sabatini era stato profetico: in settimana si deciderà il destino dell'attaccante giallorosso, dato in partenza. Probabile destinazione: Milano o la Premier League. Anche se la rete segnata ieri sera potrebbe riaprire il discorso permanenza nella capitale.
Empoli-Inter 0-0
Una brutta Inter si ferma al Castellani ed ora rischia di aver perso davvero l'ultimo treno utile per agguantare la Champions League attraverso il terzo posto in campionato. Gli uomini di Mancini non riescono quasi mai ad impensierire Sepe, ed anzi sono proprio i toscani che possono recriminare per non aver affondato il colpo decisivo per conquistare punti pesanti in chiave salvezza. Nei nerazzurri, esordio di Shaqiri che subentra nel finale a Podolski, tra i pochi a salvarsi tra i nerazzurri. Deluso a fine gara Mancini: "Abbiamo creato poco". Adesso ci vorrà un girone di ritorno quasi perfetto per afferrare il treno che porta alla Champions League.