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Dino Zoff compie 70 anni, auguri al mito del calcio italiano

Dino Zoff è una leggenda del calcio italiano. Capitano della Nazionale Campione del Mondo nell’82. Ha vinto gli Europei del ’68. In undici anni con la Juventus ha vinto sei scudetti e non ha mai saltato una partita.
A cura di Alessio Morra
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capitano della Nazionale ai Mondiali '82, ha vinto sei scudetti

Compie oggi 70 anni, una leggenda del nostro calcio, Dino Zoff. Vinse, a quarant’anni, da Capitano i Mondiali dell’82. Era titolare anche quando l’Italia ha vinto gli Europei del ’68. Zoff, che è stato uno dei più grandi portieri di tutti i tempi, non ha mai saltato una partita negli undici anni con la Juventus.

Il Mundial dell’82 – Zoff nasce a Marano del Friuli, debutta in Serie A con l’Udinese, con cui gioca nei primi due anni della sua carriera. Viene scoperto da Italo Allodi che lo porta al Mantova. Nel ’67 lo acquista il Napoli, che spende 120 milioni. Con gli Azzurri gioca 121 partite consecutive. Un banale infortunio in allenamento, al San Paolo, lo costringe allo stop. Proprio al San Paolo Zoff fa il suo esordio in Nazionale pochi mesi prima dell’Europeo del ’68, l’unico vinto dagli Azzurri. Tra i pali c’è Zoff, che però è la riserva ai Mondiali del ’70. Gli viene preferito Albertosi, caratterialmente il suo opposto. Nell’estate del ’72 passa alla Juventus. In undici stagioni vince sei Scudetti, due volte la Coppa Italia, la Coppa Uefa nel ‘77, e non saltò mai una partita. Quando torna titolare in Nazionale non prende gol per quasi due anni. I Mondiali del ’78, dove è capitano, sembrano porre fine alla sua carriera. L’Italia di Bearzot perde in semifinale con l’Olanda (2-1), Zoff dorme su due tiri dalla distanza. La stampa lo massacra. Bearzot lo conferma tra i pali. Nel Mondiale dell’82 lui è il simbolo di una squadra fortissima. La parata più bella arriva nel match con il Brasile.

La beffa di Euro 2000 – La Federazione gli affida la Nazionale Olimpica, che con Zoff si qualifica per le Olimpiadi di Seul. Lui, però in Corea non c’è. Perché è passato alla Juventus. Il primo anno sulla panchina bianconera è onesto. La stagione successiva è straordinaria. Con una squadra tutt’altro che inarrestabile Zoff conquista Coppa Uefa e Coppa Italia. Ma, non viene confermato. Perché Montezemolo vuole una squadra spettacolare. Viene scelto Maifredi, sarà un disastro. Zoff passa alla Lazio. I biancocelesti tornano su buonissimi livelli. Diventa presidente della Lazio, nel ’97 torna in panchina, quando sostituisce Zeman. Nell’estate del ’98 sostituisce Cesare Maldini, ed è il nuovo allenatore della Nazionale. Ottiene la qualificazione senza faticare. Sceglie Buffon come titolare, che agli Europei non ci sarà, per colpa di un infortunio. Il suo sostituto Toldo para una marea di rigori nella semifinale con l’Olanda. Del Vecchio segna contro la Francia, che pareggia al 93’ e vince grazie a Trezeguet nei supplementari. Il giorno dopo Berlusconi lo critica e lui si dimette. Torna alla Lazio e la conduce al terzo posto. Con la Fiorentina chiude la sua carriera da allenatore.

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