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Dinamo Kiev-Napoli: Mertens e Milik spaccano il match, a Sarri il duello tattico

Il Napoli mantiene la calma dopo lo svantaggio. La doppietta di Milik regala la prima vittoria. Fondamentali i tagli di Mertens per sparigliare la difesa ucraina. Cruciali Jorginho e Hamsik nello sviluppo del gioco.
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Sarri, buonissima la prima. Sua vince la sfida tattica con Rebrov al debutto in Champions League. Un successo maturato in rimonta dopo un avvio condizionato dalla tensione e soprattutto dal maggiore dinamismo della Dinamo: vantaggio di Garmash in semi-rovesciata, due ‘testate' di Milik ribaltano il risultato. Il palo nella ripresa ha negato il tris che avrebbe dare ulteriore spolvero al colpo in trasferta. Serata da incorniciare anche per il pareggio tra Benfica e Besiktas (1-1) che lascia i partenopei in vetta al Girone B al termine delle gare della prima giornata.

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Come dimostra il grafico il Napoli occupa meglio il campo e tiene gli avversari lontani dalla propria area di rigore. Gli azzurri gestiscono meglio il possesso palla, occupano la trequarti offensiva e snaturano il piano tattico della Dinamo. L'effetto della manovra elaborata degli azzurri, che attaccano più sul fronte sinistro sta tutto nelle 14 conclusioni totali a 9, nonostante un identico numero di passaggi negli ultimi 30 metri (90 a 89). Più del dato, comunque, rileva la pericolosità del Napoli che produce tiri in gran parte dall'interno dell'area e da posizioni centrali mentre lascia agli avversari quasi solo tentativi dalla lunga distanza.

Le formazioni – Sarri presenta cinque debuttanti in Champions: Allan, Elseid Hysaj, Jorginho, Kalidou Koulibaly e Faouzi Ghoulam. Rebrov stupisce tutti. A sinistr fa esordire il diciottenne Viktor Tsyhankov, preferito ai più esperti Oleh Gusev e Derlis González, che doveva giocare nell'incontro di Youth League vinto 4-1 sul Napoli di Saurini. Sposta a centrocampo Denys Garmash e porta a destra Yevhen Makarenko, un terzino sinistro naturale, per marcare Mertens.

La ragnatela dei passaggi del Napoli a Kiev
La ragnatela dei passaggi del Napoli a Kiev

Jolly Hamsik – L'elemento chiave di Rebrov è la mezzala Serhiy Sydorchuk, centrocampista box-to-box work che sa come sfruttare gli spazi fra le linee: sua la prima occasione da gol, il lob da centrocampo che nasce dall'appoggio leggero di Albiol. Chiaro anche il doppio compito di Allan che accompagna bene per creare il triangolo sulla fascia e prendere in mezzo Makarenko, in un ruolo per lui non naturale. Così libera anche più spazio di manovra per Hamsik, il più temuto dagli ucraini, che disegna l'assist per Milik e crea la prima chance di un Napoli capace del 64% di possesso palla nei primi 15 minuti.

La prima azione del Napoli: si nota l'inserimento di Allan e la posizione di Mertens, seconda punta
La prima azione del Napoli: si nota l'inserimento di Allan e la posizione di Mertens, seconda punta

Pericolo Yarmolenko – "Il nostro Hamsik", ha detto l'ex attaccante della Dinamo Oleh Venglynskiy,ora opinionista tv, "è Andriy Yarmolenko". E' lui che tiene sotto pressione Ghoulam, è anche il più richiamato da Rebrov preoccupato dalla catena di sinistra del Napoli che in effetti nei primi venti minuti sviluppa gioco soprattutto da questa parte (saranno 175 i passaggi a sinistra nel primo tempo, 150 a destra).

Heatmap al 20': Dinamo Kiev a sinistra, Napoli a destra
Heatmap al 20′: Dinamo Kiev a sinistra, Napoli a destra

Il gol della Dinamo – La Dinamo alleggerisce la pressione con i lanci lunghi verso Yarmolenko ed è così che nasce il vantaggio. Ghoulam temporeggia troppo, vanifica il raddoppio di marcatura e consente il cross sul secondo palo, Hysaj stringe troppo la diagonale e lascia libero Tsygankov per la sponda di testa. La mette al limite dell'area piccola, Albiol e Koulibaly mancano i tempi di copertura, non salgono in tempo e Garmash può firmare il vantaggio nella prima conclusione in porta della Dinamo dall'interno dell'area.

Milik pareggia – Sembra azzeccata la scelta di Rebrov di puntare su Tsigankov che spacca la difesa del Napoli e sfrutta gli spazi fra le linee per mettere Hysaj, un po' troppo solo in copertura, in costante difficoltà. Ma è sul fronte destro che la Dinamo soffre. Il gol del pareggio è un manifesto degli schemi di Sarri. Ghoulam sale, Mertens taglia in area e porta dentro Khacheridi, Milik si allarga verso il secondo palo e sul cross perfetto sale molto più alto di Vida che scala in ritardo. In ogni caso, da considerare che alle spalle di Milik c'era anche Callejon in posizione di vantaggio per un 3v3 negli ultimi 11 metri.

I movimenti di Hamsik durante il match di Kiev
I movimenti di Hamsik durante il match di Kiev

Mertens imprendibile –  I movimenti di Mertens, che ha sul piede una grande chance per il 2-1 sul finale di tempo, si accompagnano agli inserimenti senza palla di Hamsik. Il belga allontana almeno un marcatore dall'area e non a caso lo slovacco va proprio a cercare di costituire appena possibile una sorta di triangolo con lui e Ghoulam. I tagli di Mertens hanno comunque un effetto collaterale, che si nota quando la Dinamo sale per cercare il pareggio. Lascia un po' troppo spazio a Tsigankov ma Allan non riesce a supportare del tutto Hysaj che avrebbe bisogno di un raddoppio più costante.

I tagli di Mertens sorprendono la Dinamo (fonte fourfourtwo)
I tagli di Mertens sorprendono la Dinamo (fonte fourfourtwo)

Il vantaggio – Il raddoppio nasce da un altro degli schemi tipici di Sarri. Il break di Hamsik e il taglio di Mertens riducono l'ampiezza della difesa avversaria. Il cambio di gioco rapido libera Callejon nel duello con Antunes. L'ex Roma stringe la diagonale, gli concede il primo controllo in velocità. Il decimo cross fa il resto: doppietta di Milik, due gol con 14 tocchi, e sorpasso.

Il riassunto statistico del primo tempo
Il riassunto statistico del primo tempo

I numeri del primo tempo – Il primo tempo rivela un evidente confronto di stili. La Dinamo cerca la verticalizzazione immediata: appena 134 i passaggi a centrocampo a frronte dei 201 del Napoli, a fronte di  una comparabile presenza nella trequarti avversaria, 43 passaggi a 50. Gli azzurri costruiscono con più calma, 27 passaggi fra Jorginho e Albiol, per aprire la difesa avversaria con 259 passaggi complessivi e nove tiri.

A volte, il Napoli dimostra però di essere vulnerabile proprio quando si trova ad affrontare le soluzioni e le strategie che meglio applica in attacco, come si vede nella prima occasione degli ucraini nella ripresa: si sfrutta il centro, e la posizione stretta di Ghoulam, per isolare Yarmolenko sulla transizione verso il lato scoperto.

L'attenzione del Napoli nelle coperture difensive: occupate tutte le linee di passaggio
L'attenzione del Napoli nelle coperture difensive: occupate tutte le linee di passaggio

La ripresa – Nel secondo tempo, ovviamente, salta il progetto tattico di Rebrov votato alla densità nella propria trequarti e alla ripartenza veloce. E si aprono spazi per Mertens, sempre più imprendibile, frustrato solo dal palo. Ma le coperture preventive del Napoli sono efficacissime, il centrocampo arretra senza schiacciarsi e ostruisce le linee di passaggio.

I tiri del Napoli verso a porta della Dinamo, in giallo i gol
I tiri del Napoli verso a porta della Dinamo, in giallo i gol

Dinamo in 10 – L'espulsione di Sydorchuk facilita il compito di Sarri, che chiama Insigne per Mertens. Rebrov opta per l'esperto Gusev, giocatore ucraino dell'anno nel 2005, per un meritatamente applaudito Tsigankov. Il Napoli si limita a gestire, grazie ai 109 tocchi complessivi di Jorginho, raddoppia bene su Yarmolenko e depotenzia la Dinamo. L'ingresso di Gabbiadini, per tenere più alto il baricentro della squadra, rasserena ancora l'attesa del fischio finale.

I tocchi di Jorginho e tutte le statistiche del match
I tocchi di Jorginho e tutte le statistiche del match
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