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Dimissioni Prandelli, la FIGC non ci sta e prova a convincere il CT

I vertici federali hanno in programma il prossimo 30 giugno un Consiglio straordinario per far ritirare le dimissioni al Ct che aveva sottoscritto un rinnovo fino al 2016 che adesso non dovrebbe essere cancellato nemmeno dopo il fallimento mondiale.
A cura di Alessio Pediglieri
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La volontà della Federcalcio è chiara: continuare con Cesare Prandelli in sella al progetto Italia malgrado ilCt abbia rassegnato le proprie dimissioni – irrevocabili – a pochi istanti dalla fine della partita contro l'Uruguay che è costata agli Azzurri l'eliminazione da Brasile 2014 al primo turno, tra polemiche, critiche e i classici veleni. Il problema però è che Cesare Prandelli  non ha alcuna intenzione di continuare a rimanere sulla scomoda panchina della Nazionale. Tuttavia, è già pronto il ‘piano B' federale che deve anche vedersela con l'addio di Albertini e le altre dimissioni del Presidente Abete, e cioè quello di far rispettare i contratti appena sottoscritti poco prima di partire per il Mondiale.

Il rinnovo fino al 2016, la chiave di volta

La Federcalcio dunque proverà a risolvere la crisi innescata dal gol eliminazione di Godin e indicare la strada delle non-dimissioni al Ct: visto che al momento della firma del contratto fino al 2016, si era detto che quel contratto non era subordinato all'esito della spedizione verso Brasile 2014, la scelta di Prandelli appare azzardata e prematura. Insomma, in FIGC godono fiducia estrema nei suoi confronti per nulla scalfitta dal fallimento brasiliano. Il 30 giugno ci sarà un consiglio federale straordinario proprio per discutere la questione con il diretto interessato che intanto rientrerà domani insieme alla squadra con il volo Rio de Janeiro-Malpensa con scalo all'aeroporto milanese fissato attorno alle 11.30

Credibilità e progetto in ballo

Già circolano i nomi dei sostituti ma la Federcalcio prova a fare orecchie da mercante. In ballo c'è anche la credibilità di un progetto che era stato sventolato ai quattro venti prima del Mondiale e secondo il quale a Prandelli sarebbe stata data in mano carta bianca tecnica fino agli Europei 2016, in Francia. Adesso, con la spugna gettata dal Ct tutto si complica: chi arriverebbe pretenderebbe verosimilmente le stesse ‘garanzie' prandelliane e la FIGC non potrebbe tirarsi indietro. Zaccheroni, Mancini, Allegri i tre nomi favoriti sulla concorrenza che poi non è molta. Già Claudio Ranieri in giornata ha fatto sapere che rifiuterà ogni eventuale proposta gli verrà formulata dai vertici federali.

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