Dilemma Juve: sì ad Han ma c’è il problema dell’ingaggio ‘tassato’ dalla Nord Corea
Il nordcoreano Han Kwang Song sarà molto probabilmente un nuovo acquisto bianconero. Non subito, a Perugia gioca e serve agli umbri per poter sognare in grande, ma da giugno la trattativa dovrebbe andare in porto senza intoppi. Tutti concordano, le parti hanno già ottenuto un accordo di massima sul prezzo del cartellino e sull'ingaggio e anche le questioni extracalcistiche dovrebbero non creare ulteriori problemi.
Gioiellino di mercato
Accordo tra Perugia, Cagliari e Juve
Sulle qualità di Han Kwang Song, tutti concordano: la giovane promessa nordcoreana 19enne di proprietà del Cagliari ma in prestito al Perugia è tra i più interessanti profili attuali del nostro movimento calcistico e molto probabilmente a fine stagione – se rispetterà le attese – potrebbe anche compiere il grande balzo. Infatti sembrerebbe molto vicina alla chiusura la trattativa con la Juventus, pronta a rilevarne subito il cartellino e in futuro le prestazioni in campo.
Il ‘contributo' obbligatorio alla Corea del Nord
La ‘tassa' di Kim Jong-Un
Da un punto di vista meramente sportivo e di mercato problemi non ce ne sono ma potrebbero insorgerne altri e sarebbero tutti legati all'ingaggio di Han. Come oramai è noto, infatti, parte dei guadagni del calciatore dovranno essere spediti in patria, come imposto dal leader Kim Jong-Un in sede di regime fiscale. Nessuno escluso, tra i lavoratori all'estero, tanto più se ottengonoguadagni come nel caso di Han, ‘privilegiati'. Tutti questi soldi "stranieri" servono al regime in vigore in Corea del Nord a far fronte alle numerose sanzioni imposte al Paese da parte dell'Onu.
Cosa deciderà la Juve?
Nella situazione di Han ci sarebbero altri 150mila nordcoreani che lavorano all'estero e che saranno obbligati a contribuire per il ‘bene' del proprio Paese. La questione la sta affrontando il Cagliari, attuale proprietario del cartellino, ma in un prossimo futuro il problema potrebbe passare in mano proprio alla Juventusche dovrà dire la sua attorno a questa situazione, delicata anche da un punto di vista politico tra l'Italia e la Corea del Nord.