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Dietrofront di Figc e Coni: la tessera del tifoso va in pensione

Nata nell’estate del 2009, tra le critiche dei tifosi italiani, la tessera non verrà più richiesta per poter acquistare i biglietti e accedere negli stadi. “Vogliamo riportare le famiglie allo stadio”, ha dichiarato il ministro dello Sport Luca Lotti.
A cura di Alberto Pucci
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L'estate 2017 sta portando grandi cambiamenti al calcio italiano. Dopo l'introduzione del Var e la decisione di estendere a cinque il numero di giocatori da sostituire nel campionato di Serie C e in quello dilettantistico, la Federcalcio e il Coni, di comune accordo con i ministri dell'Interno e dello Sport, hanno deciso di eliminare la tessera del tifoso: strumento che è servito alle società, per poter controllare la vendita dei biglietti d'ingresso allo stadio, e agli stessi tifosi per poter assistere alle partite della squadra del cuore. La grande novità è stata ufficializzata nel protocollo di intesa, denominato "Il rilancio della gestione, tra partecipazione e semplificazione", presentato negli uffici romani della Federazione e stilato e sottoscritto dalla Figc, dal Coni, e dal ministro dell'Interno e dello Sport.

L'approvazione delle istituzioni

L'obiettivo prevede modalità più snelle e dirette, entro i prossimi tre anni, per favorire i tifosi nell'accesso e nella partecipazione alle gare di calcio, semplificando le procedure di vendita e acquisto di biglietti e abbonamenti: "Dopo aver rimosso le barriere dallo stadio Olimpico – ha spiegato il ministro dello Sport, Luca Lotti – ora vogliamo fare un ulteriore passo in avanti per riportare allo stadio le famiglie e le giovani generazioni di appassionati". Tra le novità più importanti c'è soprattutto la vendita libera dei biglietti, anche durante il giorno della gara, ai tifosi ospiti dei settori non appositamente dedicati.

Le parole di Carlo Tavecchio

Visibilmente soddisfatto anche il numero uno della Figc: "Crediamo nella sostenibilità del sistema calcistico sotto tutti i punti di vista, ora anche della fruibilità degli eventi – ha spiegato il presidente federale – Lo facciamo promuovendo un aggiornamento normativo che, grazie alla collaborazione delle istituzioni competenti, mette la dimensione sportiva al centro dell'evento calcistico, con conseguente migliore accessibilità negli stadi da parte dei tifosi e investendo nella gestione organizzative delle partite da parte dei club".

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