Dietro l’omicidio di Charà un banale litigio: l’attaccante ucciso durante una rissa
Emerge uno scenario inquietante e paradossale dietro l’uccisione che ha sconvolto il calcio colombiano. Nella giornata di mercoledì il calciatore Edison Charà è stato assassinato a colpi di pistola a Puerto Tejada, in Colombia. Secondo una prima ricostruzione, alcuni testimoni avrebbero visto avvicinarsi al 31enne attaccante un uomo in bicicletta, che lo ha colpito a morte con diversi colpi di pistola. Inutile il trasporto in ospedale.
Calcio e violenza in Colombia: la morte di Andres Escobar
I primi sospetti si sono concentrati sul mondo delle scommesse clandestine e del narcotraffico. Ambienti che sono ancora legati a doppio filo con il calcio colombiano, e la memoria non può che correre all’assassinio di Andres Escobar, ucciso il 2 luglio 1994, da un'ex guardia del corpo, Humberto Muñoz Castro (condannato poi a 43 anni di carcere), in quanto ritenuto responsabile dell’eliminazione della sua Nazionale dal Mondiale statunitense, con un autogol, che consentì agli Usa di superare la Colombia 2-1. Il mandante dell’omicidio non è mai stato individuato, ma che dietro ci fossero i grossi interessi riguardanti le scommesse clandestine è una certezza. In un primo momento è stata questa la pista seguita dagli inquirenti anche per il caso di Charà. E invece ora emerge una verità ancora più triste.
Arrestato il presunto responsabile dell'omicidio
L’ex centravanti di Deportivo Pereira, Deportivo Cali, Amèrica de Cali e Once Caldas, era appena rientrato in patria dopo un’esperienza in Cina con il Dalian Aerbin, team della China League One, per cercare un contratto con una squadra colombiana. Charà si è trovato coinvolto in una rissa scoppiata in un bar durante una partita a carte. Nessun regolamento di conti, nulla a che vedere con scommesse clandestine e narcotraffico. Una banale lite per una partita a carte, che si trasformata in tragedia. La polizia di Cauca ha già fermato un individuo sospettato dell’omicidio, come riferisce il Comandante della Polizia di Cauca, Carlo Ernesto Rodriguez. “Il sospettato è stato trovato in possesso di una pistola calibro 38, ma solo l’analisi balistica ci dirà se si tratta della stessa che ha sparato a Edison Charà”. Episodi del genere, purtroppo, non sono una novità in Colombia, paese dove il calcio è troppo spesso sinonimo di violenza, a causa della profonda penetrazione della criminalità organizzara nel mondo del pallone.