Diego Lopez: “Pentito di aver scelto il Milan. Mihajlovic mi faceva cose strane”
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Inzaghi inesperto. Con Mihajlovic il feeling non è mai scattato. Un infortunio al ginocchio e una campagna acquisti non s'è rivelata proficua. Nell'intervista concessa al quotidiano spagnolo ‘Marca' Diego Lopez ne ha per tutti. Ai rossoneri è legato da altri due anni di contratto (fino al 2018) ma adesso si dice "aperto a qualsiasi soluzione" pur di dare una svolta alla carriera che a Milano s'è arrestata bruscamente. Lui, che è stato tra i pali di una delle squadre più forti al mondo (il Real Madrid), meditava altro che guardare le spalle a Donnarumma e finire perfino nel backstage come terza scelta rispetto ad Abbiati. "Il calcio è fatto così… oggi ci sei, domani sei da un'altra parte. Non è mia intenzione mancare di rispetto ad alcuno, a cominciare da Donnarumma che merita la maglia da titolare".
Qualche sassolino dalla scarpa lo toglie e lo scaglia (metaforicamente) contro l'ex allenatore serbo con il quale non c'è mai stato un buon rapporto. "Il suo atteggiamento – ha aggiunto Diego Lopez – mi ha sorpreso. Nei miei confronti non è stato corretto, ha fatto strane cose…
Senza risparmiare un attacco diretto all'ex tecnico rossonero Mihajlovic. "Sono rimasto sorpreso dal suo comportamento, ha fatto cose molto strane nei miei confronti – spiega Lopez -. Una volta, dopo venti minuti dall’inizio della partita (contro il Genoa), fece scaldare il portiere di riserva perché non avevo giocato corto un pallone. Un'altra volta, dopo aver subito un gol, iniziò a rivolgersi a me gesticolando di continuo. Ripeto, mi ha mancato di rispetto".
Potesse riavvolgere il nastro farebbe una scelta differente e non ha alcun timore di ammetterlo. "Quando il Real Madrid prese Keylor Navas pensai che fosse arrivato il momento di andare altrove, trovare nuovi stimoli e il Milan mi sembrava la squadra nella quale migliorare vita e carriera. Già un anno dopo il mio addio mi ero pentito – ha aggiunto Diego Lopez -, perché sono tifoso madridista ed è dura andarsene quando sei titolare… L'anno scorso avevamo un allenatore inesperto come Inzaghi. Con Mihajlovic le cose non sono cambiate, adesso c'è Brocchi che è giovane e ha bisogno di tempo. Quanto a me, a 34 anni, sarebbe un delitto non provare l'avventura della Premier". Ultima riflessione su Balotelli: "E' una persona molto buona ma forse non ha ancora capito bene il mondo del calcio".