Dieci cose che non sapete della sfida tra Juventus e Roma
Big match. Juventus-Roma è questo e molto più da qualche anno a questa parte. Riaprendo un dualismo tanto caro agli appassionati del pallone di una certa età che mai hanno dimenticato le sfide anni '80 intrise di partite spettacolari, lotte scudetto e tantissime polemiche al veleno. Oggi, Juventus-Roma è tutto questo e ancora di più perché rappresentano a pieno titolo il meglio che il calcio italiano possa mostrare in Italia e in Europa. Non a caso, malgrado la sconfitta dei bianconeri di misura al Vicente Calderon contro l'Atletico, sia i campioni d'Italia e i giallorossi hanno ben figurato in Champions League. In piena corsa per la qualificazione agli ottavi. Per non parlare del campionato dove sono incontrastate protagoniste, a pieni punti dopo 5 turni mentre tutte le altre possibili alternative hanno già subito l'onta della sconfitta e delle brutte figure. Merito soprattutto di Rudi Garcia, capace di continuare nei fatti il progetto tecnico iniziato tra mille ansie solo un anno fa. E di Max Allegri, l'uomo capace di raccogliere il testimone di Antonio Conte e correre ancor più forte dell'attuale Ct azzurro, con una Juventus – incredibile ma vero – capace ancora di migliorarsi.
Unite nel Palazzo, divise dalla voglia di vincere. In due sono un vero e proprio rullo compressore in campionato, con cinque vittorie consecutive. Juventus e Roma capoliste a braccetto nel cammino stagionale chiedono allo scontro diretto di domenica a Torino i diritti di una fuga in solitario, per un primo momento di gloria in campionato. Se ultimamente nelle stanze del potere del calcio le due società si sono riavvicinate (merito della strana coppia Tavecchio – Lotito) sul piano sportivo sono rimaste le scintille, soprattutto da quando la Roma ha preso ad alternarsi a Inter e Milan per contenere il dominio juventino in serie A.
Le sfide dagli anni '30 ai '70. Si comincia agli albori del girone unico, quando la Juve infrange il tabù di campo Testaccio infliggendo la sconfitta alla Roma di Ferraris IV con un 2-3 il 12 gennaio 1930. Ma una tremenda vendetta si consuma già l'anno dopo con un 5-0 per la Roma, che ispirerà il film di Mario Bonnard e farà da sfondo a un racconto di Mario Soldati. Doppietta di Bernardini alla squadrone di Combi, Rosetta, Caligaris. Non passa molto però per la controreplica che ristabilisce le gerarchie: un devastante 7-1 in casa dei bianconeri nel 1932. La Roma ci metterà 4 anni per rialzare la testa con un 3-1 nel 1936, fermando i bianconeri che stavano viaggiando verso il sesto scudetto di fila. Gli anni 40 iniziano benissimo per i bianconeri che infliggono un 2-0 nel 1942 alla Roma che volava sulla strada dello scudetto. Poi, però, i giallorossi reagiscono alla grande: 7-2 nel 1950 con una strepitosa tripletta di Karl Hansen. La vendetta juventina arriva ancora puntuale: nel 1958 con il 4-1 della Juve di Charles e Sivori che era avviata a un facilissimo tricolore. Passano 15 anni e una Roma sparita dopo un impavido primo tempo, nell'ultimo turno del 1973, apparecchia l'insperato scudetto juventino grazie alla ‘fatal' Verona del Milan: il vecchio Altafini e un siluro di Cuccureddu fanno il resto.
Gli anni '80 e il gol di Turone. La Roma di Liedholm e Falcao si presenta agguerrita alla sfida scudetto il 10 maggio 1981: è la partita in cu Turone segna di testa ma il gol viene annullato per un fuorigioco che fa discutere ancor oggi. Viola polemizza con Boniperti e gli arbitri, gli animi si accendono e il fatto resterà negli annali infuocando la rivalità tra Juventus e Roma tra le più accese della Serie A. La sfida è diventata un classico negli anni ’80 quando le due squadre si trovarono a duellare ripetutamente per la conquista dello scudetto con i bianconeri sempre ad un passo dal tricolore e i giallorossi gli unici reali avversari all'altezza.
Le 10 cose che non sapete delle sfide tra Juve e Roma
1 – Pablo Daniel Osvaldo è l’ultimo giocatore ad aver segnato nelle sfide fra Juventus e Roma con le maglie di entrambe le compagini. Per i giallorossi il gol risale su rigore nella stagione 2012 mentre la rete bianconera siglata all’Olimpico è della passata stagione
2 – Ai capitolini in quel di Torino non sono mancati mai i penalty decisivi negli ultimi anni. Prima di quello di Osvaldo sono da ricordare i due calciati da Francesco Totti rispettivamente nell’ultimo pareggio in ordine di tempo (1-1 nel 2010-2011) e nel successo romanista più recente (1-2 nel 2009-2010).
3 – Alessandro Florenzi ed Alvaro Morata sono per Garcia ed Allegri il ‘dodicesimo uomo’, poiché risultano gli atleti che più volte sono subentrati dalla panchina in queste prime 5 giornate. Purtroppo lo spagnolo rischia seriamente di non essere a disposizione per il match.
4 – I giocatori che hanno indossato sia la maglia della Roma che quella della Juventus sono più numerosi di quello che si potrebbe immaginare; tra i più famosi scambi tra le 2 squadre si ricorda quello che nel 1970 portò a Torino Capello, Spinosi e Landini in cambio di Del Sol, Bob Vieri e Zigoni. Hanno vestito entrambe le maglie anche giocatori come Boniek, Peruzzi, Vierchowood, Haessler fino ai più recenti Emerson, Zebina, Cristiano Zanetti, Perrotta, Chimenti, Brighi, Aquilani, Toni, Vucinic. Tra i giocatori che militano attualmente nelle due squadre gli ex sono 3: De Sanctis, Balzaretti e Borriello.
5 – La partita con più gol tra le due squadre risale all'8 ottobre 1950 quando la Juventus sconfisse in casa la Roma con il punteggio di 7-2. La vittoria più larga appartiene sempre alla Juve, capace di imporsi il 06 marzo 1932 per 7-1.
6 – I migliori marcatori della storia delle sfide tra Juventus e Roma sono Del Piero, autore di 10 gol e Francesco Totti che ne ha realizzati 8 (più 1 in Coppa Italia nel 1994)
7 – Roma e Juventus sono le squadre che si sono aggiudicate per più volte la Coppa Italia (9 volte ciascuna) e che hanno giocato più finali. Abbastanza sorprendentemente, tuttavia, non è mai stata disputata una finale tra di loro
8 – Famoso l’episodio nel quale Totti nella partita vinta per 4-0 contro la Juventus l’8 febbraio del 2004 fece a Tudor il gesto “4 e tutti a casa”. Dal quel momento, però, sono state disputate 16 partite con 2 soli successi romanisti. Le ultime 2 disputate a Torino hanno visto peraltro dei netti successi juventini per 4-0 e 4-1
9 – Il 12 gennaio del 1930 la Juventus sconfisse la Roma di Ferraris IV nel mitico campo Testaccio, violando per la prima volta uno stadio nel quale la Roma non aveva mai perso.
10 – Per ottenere una parziale rivincita la Roma dovrà aspettare il 08/03/2012 quando la Roma Primavera di Alberto De Rossi si impose per 1-2 nella finale di andata di Coppa Italia giocata nello Juventus Stadium, infliggendo la prima sconfitta subita nello stadio dalla Juventus a qualsiasi livello.