Diawara, Belotti, Zielinski: le 5 rivelazioni della Serie A 2016
Ci sono dei calciatori che hanno dei valori e devono avere solo il tempo per metterli in mostra. C'è chi lo fa più velocemente di altri ma questo non deve pregiudicare il giudizio nei confronti del calciatore. Il 2016 è riuscito a far fiorire nel suo prato giocatori che si sono rivelati per ciò che sono realmente, ovvero dei potenziali crack. I periodi no sono dietro l'angolo per tutti ma è evidente quando un calciatore ha nelle corde delle giocate e delle qualità che non riesce a mettere in campo e quando non ci sono.
Tra la fine della scorsa e l'inizio della nuova stagione abbiamo scelto cinque calciatori che, se continuano il loro percorso di crescita con questa velocità, possono davvero essere dei potenziali fenomeni con il contesto giusto. Realtà come Sassuolo, Napoli, Torino e Genoa sono ideali per diversi motivi e proprio in queste abbiamo pescato i nostri jolly.
Amadou Diawara, muscoli e talento
Dopo l'esplosione con il Bologna, Diawara si sta consacrando con la maglia del Napoli. Il passaggio ai piedi del Vesuvio è stato un po' turbolento ma il guineano aveva le idee chiare e si vede in campo: grande qualità ma anche quantità e temperamento per Sarri che ha trovato l'uomo che può dargli equilibrio davanti alla difesa. È sempre nel vivo del gioco, impostare, contrastare gli avversari e detta i tempi del pressing: uomo a tutto campo. Tatticamente può essere utilizzato in tutte lo posizioni di un centrocampo a 3 ma forse il ruolo che più gli si addice è quello di mediano, fungendo contemporaneamente da scudo protettivo per la propria retroguardia e da distributore di palloni. È molto preciso in mezzo al campo e gioca spesso con maturità e semplicità, proprio come richiede il suo ruolo davanti alla difesa: questo gli permette di far ripartire l’azione con una buona velocità.
Andrea Belotti, il Gallo
Il centravanti del Toro e della Nazionale sta spaccando le difese della Serie A dallo scorso gennaio senza mai fermarsi. Nello scorso finale di stagione si era arreso solo a Gonzalo Higuain mentre quest'anno se la gioca con Icardi e Dzeko per la corona di capocannoniere. Inizia la carriera alternandosi tra la mediana e la fascia, salvo poi adattarsi a prima punta sotto la guida di Alessio Pala ai tempi in cui militava nella primavera dell’AlbinoLeffe. Per prestanza fisica e doti tecniche è un attaccante in grado di coprire ogni ruolo lungo il versante offensivo che ama svariare su tutto il fronte d’attacco ma sa sempre dov'è la porta. Tra le sue caratteristiche spiccano la rapidità nei movimenti e il senso della posizione in area. Il suo contributo risulta prezioso anche in fase di non possesso.
Giovanni Simeone, il figlio d'arte
Il figlio d'arte aveva già mostrato le sue armi con la maglia del River Plate ma doveva far vedere di essere pronto per la Serie A. Dopo cinque mesi il Cholito ha conquistato la tifoseria del Genoa con 7 reti in 16 gare. Giovanni è veloce, preciso e ha una grande forza fisica. Simeone è un attaccante che ama muoversi su tutto il fronte d'attacco e poi puntare verso la porta. Le sue caratteristiche principali sono il senso della posizione, il colpo di testa e il fiuto del goal in area di rigore. La punta del Genoa si fa spesso trovare al posto giusto nel momento giusto e le reti contro la Juve ne sono l'esempio lampante.
Piotr Zielinski, l'uomo ovunque
I numeri sono sempre stati dalla parte di Piotr e per questo motivo Maurizio Sarri lo ha voluto al Napoli. Giocatore poliedrico che può giocare da mezz'ala o trequartista grazie alla qualità e alla naturalezza con cui utilizza destro, piede naturale, e sinistro. Il baricentro basso lo rende particolarmente abile nel dribbling ma di solito non eccede mai perché è un grande smistatore di palloni. Sa essere l'uomo dell'ultimo passaggio e sfoggia spesso il suo tiro potente da fuori area. Prima veniva preso di mira per il suo fisico gracilino ma la crescita delle ultime stagioni gli ha fatto fare il salto di qualità.
Lorenzo Pellegrini, il centrocampista che piace a tutti
La mezz'ala del Sassuolo è davvero un giocatore interessante. La formazione nella Primavera della Roma lo ha portato alla ribalta insieme alle sue caratteristiche migliori: il giocatore del '96 ha un’ottima visione di gioco, fondamentale per il suo ruolo, ed è molto bravo nell'interdizione. Non tocca tante volte il pallone e cerca sempre la giocata più semplice che poi lo riporta nel vivo del gioco. Non disdegna la palla all'indietro ma è molto bravo anche negli inserimenti nelle aree avversarie.