Diavolo di un Kean: ribalta il risultato, Juve in Paradiso e Milan all’Inferno
Straordinario Juventus – Milan come anticipo del sabato per la 31a giornata di campionato, condito da emozioni bel gioco e gol. Inizia meglio il Milan che riesce a imbavagliare la Juve e per un tempo merita anche il vantaggio raggiunto con il solito Piatek perfetto nell'eseguire il tapin vincente quando Bakayoko ruba palla a Bonucci. Il Milan recrimina anche un rigore per un fallo di mano di Alex Sandro, ma nella ripresa si sveglia la Juventus. Prima Dybala controlla e dribbla in area, investito da un impacciato Musacchio che devreta il rigore del pareggio. Poi, dopo il doppio cambio vincente di Allegri, con Pjanic e Kean, il bosniaco inventa e l'attaccante segna il 2-1. Nel finale, nervi a fior di pelle, ma è la Juve a uscire col bottino pieno.
Milan, all-in con la Juventus
Ultima chance per Gattuso allo JStadium dove lo attende l'esame Juventus per poter riprendere un minimo di motivazione per questo finale di stagione compromesso dagli ultimi risultati dopo una rimonta entusiasmante. Di fronte, i bianconeri di Allegri con le gambe al campionato ma con la testa ad Amsterdam, appuntamento fondamentale per dare un senso fortissimo ad una annata altrimenti semplicemente normale. Per farlo Gattuso si affida ad un tridente inedito formato da Piatek, Suso e Borini con Cutrone in panca. La Juve rispolvera la Joya che aiuta Mandzukic in avanti.
Più Diavolo che Signora
La Juventus parte bene, meglio del Milan anche se la prima occasione da gol è rossonera con il pistolero Piatek che di testa sbaglia il bersaglio a due passi dalla porta. La Juventus non si scuote, cerca di mantenere possesso e ritmi a suo piacimento ma il Milan appare più determinato, non avendo molto da perdere. Così alla mezz'ora, altro episodio di marca milanista.
Niente rigore: il VAR è bianconero
Il Milan richiede un rigore al 34′ ma il VAR dirà di no: l'arbitro Fabri interrompe il gioco e attende l'esito della moviola a bordo campo che non concede la massima punizione dagli undici metri: il tocco di mano di Alex Sandro, in scivolata, non è giudicato da dischetto. Il Milan si arrabbia e aumenta la pressione e non è un caso se qualche istante dopo va giustamente in vantaggio.
Ci pensano il ‘Pistolero' e Reina
Ci pensa, ovviamente Piatek che in area bianconera controlla e infila di destro la palla dell'1-0 ma il merito maggiore è di Bakayoko bravissimo a rubare palla a Bonucci e ad offrire l'assist vincente al compagno. Solo sotto di un gol la Juve accenna alla reazione, sui piedi di Mandzukic che a pochi istanti prima dell'intervallo si inventa una rovesciata che chiama ad una straordinaria parata Pepe Reina.
La Joya di rigore non perdona
La ripresa si apre con una Juventus diversa anche se il Milan continua la propria partita fiocata a viso altissimo, mettendo spesso in difficoltà la mediana bianconera. Ma il pareggio arriva quando Musacchio frana su Paulo Dybala lanciato in area milanista e ne decreta il rigore (con ammonizione) che la Joya non sbaglia. Partita di nuovo in parità ma che resta apertissima: il pareggio non interessa a nessuno.
Pjanic inventa, Kean punisce
La partita sembra incanalarsi verso un pareggio che non accontenta nessuno ma la stanchezza fisica gioca sulla lucidità dei giocatori che hanno dato tutto in campo. Allegri e Gattuso mettono mano alla panchina, con Pjanic e Kean da un lato, Castillejo dall'altro e a trovare il jolly vincente è il bianconero: all'85' assist del bosniaco per l'attaccante che fulmina Reina con un preciso rasoterra ad incrociare di destro.