Diamanti, dalla Cina con furore: “Totti ha sbagliato, dopo il 90esimo meglio star zitti”

Il rimbombo delle violente polemiche del big match dello "Juventus Stadium" è arrivato fino in Cina, dove la nostra comitiva italiana, composta da tre big come Lippi, Gilardino e Diamanti, sta "esportando" qualità ed esperienza nel campionato cinese. Proprio l'ex trequartista felsineo, raggiunto telefonicamente da Radio Kiss Kiss, ha voluto commentare lo spiacevole epilogo di Torino e le dichiarazioni "Le dichiarazioni di Totti? Nel dopopartita non bisognerebbe parlare – afferma Diamanti – In Italia ci sono sempre tante pressioni e, spesso, si dicono delle cose di cui dopo ci si può anche pentire. Purtroppo, in Serie A, funziona così. E' più importante la polemica piuttosto che la partita". Impegnato insieme a Gilardino nella Super League cinese, dove l'ultimo titolo è stato vinto proprio dal suo Guangzhou Evergrande, Diamanti pare non aver avuto nessun rimpianto nel lasciare l'Italia: "In Cina si sta molto bene – spiega – Il calcio italiano mi è rimasto nel cuore, ma siamo indietro rispetto ad altri campionati sia come cultura sportiva che come cultura generale".
Un Diamanti per sempre – Rimpianto dai suoi ex tifosi, che sono alle prese con una squadra che fatica in Serie B e con una dirigenza ancora tutta da scoprire, Alessandro Diamanti gioca per Marcello Lippi ma anche per mettere in difficoltà Antonio Conte. L'esperienza cinese, cominciata nel febbraio scorso con una tripletta nella sua gara d'esordio, durerà per altri due anni…a meno che, non tornino a farsi sentire le "sirene" europee. Dopo la Premier League con il West Ham e la "Chinese Super League", infatti, Diamanti potrebbe anche decidere di terminare la sua carriera in qualche altro campionato, magari europeo. Il suo girovagare per il mondo gli è stato utile per capire le differenze tra la nostra Serie A e gli altri campionati: "Sono stato in Inghilterra e sto giocando Cina e ho riscontrato molte differenze con l'Italia – conclude Diamanti – In Italia, ad esempio, ci sono mille regole ma se ne rispettano poche, in Inghilterra ce ne sono tre e si rispettano tutte quante".