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Di Natale re dei bomber per il secondo anno consecutivo: la favola Udinese comincia da lui

Ventotto reti in Serie A, un bottino importante, ma l’anno scorso aveva fatto anche meglio.
A cura di Jacopo Giove
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Di Natale festeggia un gol

Antonio Di Natale, ma potete chiamarlo semplicemente Totò. Per il secondo anno consecutivo è il capocannoniere del campionato di Serie A. Battuti fenomeni come Samuel Eto'o ed Edinson Cavani, che con le loro squadre lo hanno preceduto in classifica, ma nella corsa al trono dei cannonieri si sono dovuti inchinare. Ventotto centri, che sarebbero potuti essere ventinove se il guanto destro di Amelia non avesse deviato sul palo il calcio di rigore in Udinese-Milan 0-0, gara che comunque ha qualificato i friulani alla prossima edizione della Champions League. Fanno cinquantasette in due stagioni, in barba a chi sosteneva che quest'anno non avrebbe potuto ripetere il magnifico exploit dell'annata passata. Totò ha vinto ancora, e come nel 2005 porta i friulani nella massima competizione continentale per club.

FRUTTO DEL VIVAIO DELL'EMPOLI – Una carriera affascinante quella del folletto napoletano, nato calcisticamente a Castello di Cisterna nella scuola calcio San Nicola, ma sbocciato nel vivaio dell'Empoli, società toscana che ha sfornato diversi calciatori importanti e che a livello giovanile non ha nulla da invidiare a nessuno. Esordio nel 1996 (i pratica quando Grandolfo del Bari girava in passeggino) e subito prestiti per avere spazio (prima all'Iperzola dove segna sei reti e successivamente al Varese), ma è col Viareggio che il panorama calcistico impara a conoscerlo bene: dodici reti in quella che una volta era la Serie C2 convincono l'Empoli a riportarlo in biancazzurro e Totò esplode definitivamente. Tre anni in B che sono un crescendo: prima sei, poi nove, poi sedici reti ed il sogno della Serie A diventa realtà per la piccola cittadina in provincia di Firenze.

di natale

SERIE A, IL SUO REGNO – Il massimo campionato italiano ovviamente non lo lascerà più. Due annate con l'Empoli e poi il passaggio all'Udinese, dove troverà definitivamente la sua consacrazione. Nel 2004/2005 compone assieme a Di Michele e Iaquinta un attacco stellare, non segna tantissimo ma fa segnare i compagni e la squadra vola fino in Champions League. Ed è storia: battuto nel preliminare lo Sporting Lisbona, arriva il girone con il Barcellona, già a quei tempi fortissimo e che quella coppa la vincerà (nella finale contro l'Arsenal a Parigi). Solo la differenza reti e tantissima sfortuna contro il Werder Brema elimina i bianconeri (che comunque vanno in Uefa) e Di Natale segna i suoi primi (e finora unici) due gol in Champions.

NAZIONALE AGRODOLCE – Se con le sue squadre di club ha sempre strabiliato non si può dire lo stesso con la maglia azzurra dell'Italia. Esordisce nel 2002 contro la Turchia, mentre nel 2004 segna la sua prima rete in una amichevole contro la Repubblica Ceca. A dargli fiducia però è Roberto Donadoni che nel 2006, dopo aver raccolto l'eredità di Lippi, lo fa giocare praticamente sempre e Di Natale lo ripaga con alcuni gol importantissimi, come quello nel match decisivo in Scozia. All'europeo del 2008 però è protagonista in negativo, con il rigore decisivo fallito nella serie di tiri dal dischetto nei quarti di finale contro la Spagna. Torna Lippi e lo conferma, con Totò che segna subito una doppietta contro Cirpo, mentre l'ultimo dei suoi gol è quello nella maledetta Italia-Slovacchia 2-3 che ci costa l'eliminazione al mondiale sudafricano.

Alexis Sanchez e Totò Di Natale

CENTO! CENTO! – Undici centri nel 2006/2007, la prima volta in doppia cifra. La prima di cinque consecutive, perchè da n lustro Totò non fa altro che continuare a mandare il pallone in fondo al sacco. Festeggia il centesimo gol il cinque febbraio di quest'anno, segnando conro la Sampdoria su assist di quello che è diventato il suo perfetto partner d'attacco, ovvero il cileno Alexis Sanchez, il "Niño maravilla". I tifosi lo ripagano con molti striscioni, uno in particolare su ci si legge "Cento volte grazie Totò". Adesso si appresta a tentare una nuova avventura guardando la "coppa dalle grandi orecchie", ripartendo da dove aveva lasciato sei anni fa. In bocca al lupo Totò!

https://www.youtube.com/watch?v=0TB53qRlmyY
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