Di Natale consacra Higuain e Dybala: “Il Pipita vive di gol, la Joya è pari a Messi”

Juventus-Udinese vista da Antonio Di Natale, il sesto bomber di sempre in serie A con 209 reti. Uno che quando vede la porta spesso fa centro, un po' come oggi sta capitando a Gonzalo Higuain, il pericolo numero uno per i friulani al JStadium. Una sfida che Totò guarderà dalla tribuna avendo appeso le scarpette al chiodo in estate, senza tornare tra i propri passi. Una partita particolarmente sentita perché in passato la Juve lo cercò ma lui restò in provincia dove è diventato uno dei giocatori più forti in assoluto: "Se fossi andato in una grande squadra non avrei certo segnato 209 gol".

E' a fianco dei miti Francesco Totti e Roberto Baggio. Una ‘good company' che fra qualche anno potrebbe ospitare anche un bomber in più, il Pipita argentino perché "se continua a segnare 30 gol all'anno è certo che mi raggiunge. Ma c'è da dire che sono felicissimo i quanto ho fatto in carriera. Avrei potuto appordare in qualche grande club, mi hanno dato dello sciocco ma non mi sono mai pentito. Quando mi vedo a fianco di Totti e Baggio penso che qualcosa di buono sono riuscito a farlo comunque.."

Un bomber d'altri tempi che si rivede nei due argentini emergenti in biancomero: "Higuain è completo e forte, può raggiungermi in classifica generale. Per età è l'unico che possa farlo anche perché al momento è il più forte centravanti del mondo. Vive per il goal, segna in tutti i modi, sa giocare con la squadra. E poi ha fame, in area è cattivo. Dybala? E' meno incisivo sottoporta ma mi ricorda per dribbling e classe Leo Messi: le giocate che fa mi ricordano il '10' del Barcellona".

Higuain e Dybala, due che oltre a segnare e far segnare fanno anche vincere. La Juventus è in corsa per il sesto scudetto consecutivo, in Europa punta in modo deciso alla Champions League soprattutto affidandosi alla Joya e al Pipita. Traguardi che a Di Natale, nell'Udinese sono stati sempre preclusi: "Ma c'è stato un anno in cui avremmo potuto sfondare e giocarci le nostre reali chance per il tricolore. Era l'Udinese di Sanchez e di Benatia. Con un paio di acquisti giusti avremmo potuto giocarcela. Lo dissi a Pozzo".