Di Matteo: “Difenderci sarebbe un errore”

Il miracolo Chelsea è solo un ricordo virato seppia. Il calcio brucia tutto, in pochissimo tempo. E per i Blues è già tempo di bilanci, durissimi perché Roberto Di Matteo da eroe della patria dopo il disastro di Villas Boas adesso rischia il posto. Considerata la serie di risultati nelle ultime sette partite (su tutti, il ko col Wba), la pazienza di Roman Abramovich è quasi a zero. Anzi, il magnate russo avrebbe già pronta la soluzione per rilanciare alla grande: Pep Guardiola, che dopo un anno di riposo dopo Barcellona è pronto a tuffarsi di nuovo nella mischia.
Due gare per non saltare. Ecco perché la partita di Torino contro la Juventus e quella di domenica prossima (in casa contro la capolista Manchester City, il distacco è di 4 punti) vengono ritenute decisive: in caso di sconfitta (basterebbe anche il ko contro i bianconeri) la sua esperienza sarebbe sulla panchina londinese sarebbe da considerarsi chiusa. Davanti ai cronisti Di Matteo ostenta calma, perché invece negli spogliatoi i tabloid rivelano che abbia messo sotto pressione i suoi difensori. A cominciare da David Luiz, uno dei più discussi.
Difenderci sarebbe un errore. Abbiamo le qualità per reagire.
Scelte obbligate. Di Matteo si gioca il tutto per tutto. La sensazione è che Torres contro la Juventus non ci sarà. Già nota l'assenza di Terry per infortunio, l'altra tegola è il possibile forfait di Lampard, anche se si spera in un recupero-lampo del centrocampista. Al rientro, invece, Cole, Mata, Ramires, Ivanovic e Oscar.