Di Maria giustizia il Barça, il Psg dilaga: 4-0 ai blaugrana
Nel giorno di San Valentino, Parigi ha acceso tutte le sue luci e ha fatto innamorare l'intera Europa del calcio. La lezione che il Paris Saint-Germain ha inflitto al Barcellona dei fenomeni, è entrata di diritto nella storia del club transalpino, verrà ricordata per molto tempo e, probabilmente, tramandata di padre in figlio. Negli ultimi anni, solo il Bayern Monaco era riuscito nell'impresa di prendere a schiaffi Messi e compagni. Nella notte di Parigi, c'e riuscito anche un Psg da antologia: lontano parente di quello sbiadito d'inizio stagione e figlio legittimo di un allenatore che ha già trionfato in Europa. Aggressivo su ogni pallone, monumentale in mezzo al campo con la coppia Verratti-Rabiot, letale in avanti con Draxler, Di Maria e Cavani, i campioni di Francia hanno ridicolizzato i blaugrana e messo un piede nei quarti di finale di Champions League.
Barcellona dominato
Penalizzato dal pronostico e dagli ultimi tre precedenti (nei quali ha sempre perso), il Paris Saint-Germain ha avuto un avvio straordinario. L'undici di Unai Emery ha saputo mettere in un angolo il Barcellona e ha sfiorato il gol per ben tre volte in dieci minuti. Una partenza folgorante, inaspettata…quanto la rete del vantaggio: arrivata dopo soli 18 minuti, grazie ad una magia su punizione di Di Maria. La rete dell'1-0 è stata la naturale conseguenza del dominio della formazione campione di Francia: completamente trasformata da quella balbettante vista nelle prime giornate della Ligue 1.
Dopo un'altra chance per Cavani (tiro bloccato da Ter Stegen al 22esimo), è arrivata la prima (e unica) risposta concreta degli spagnoli: contropiede letale e conclusione di Andre Gomes deviata sull'esterno della rete. Risvegliatosi dal letargo iniziale, il Barcellona ha preso possesso del match e costretto il Psg a chiudersi in difesa e a sfruttare solo eventuali ripartenze. Come nelle ultime settimane, Draxler si è però rivelato un acquisto azzeccato. Il tedesco prima ha impegnato Ter Stegen, poi lo ha fulminato (su assist di Verratti) poco prima del "gong" dell'intervallo che ha mandato negli spogliatoi un Barcellona irriconoscibile e frastornato.
Cavani sfonda la rete
Nonostante 45 minuti da dimenticare, Luis Enrique è rientrato in campo con lo stesso undici. Arrivato in Francia con l'obiettivo di trovare un risultato soddisfacente per la gara di ritorno, il Barça è però andato sotto un'altra volta al decimo della ripresa complice l'ennesima giocata da fuoriclasse di Di Maria: straordinario a disegnare un sinistro imprendibile dal limite dell'area. Completamente in balìa dell'avversario, lo squadrone catalano ha accusato il colpo e pianto per la quarta volta al minuto numero 71 quando Cavani ha sfondato la rete con un destro terrificante.
Davanti ad un pubblico in estasi e a Di Maria e Verratti in panchina (cambio tecnico per l'argentino, affaticamento per l'azzurro), il Paris Saint-Germain non solo ha contenuto la sterile offensiva del "tridentazo" ma ha anche punzecchiato fino alla fine l'inguardabile difesa spagnola: sempre in ansia ad ogni ripartenza parigina. L'unico squillo del Barcellona è stato il palo colto da Umtiti a sei minuti dal termine: troppo poco per una squadra che, fino a stasera, era da tutti riconosciuta come una possibile favorita per la finale di Cardiff.