Deschamps: “Pogba alla Juve? Sognare si può”
Il legame tra la Juventus e la Francia è sempre stato fortissimo. Platini e Zidane gli esempi migliori, ma certo non si possono dimenticare Trezeguet, Deschamps e Pogba. Il c.t. della nazionale campione del mondo ha parlato della Juventus di oggi che è forte quanto la sua e soprattutto del leader della nazionale francese Paul Pogba che secondo lui può tornare in bianconero: “Pogba alla Juve? Sognare si può, a volte i sogni si avverano. Ma è chiaro che la Juve questa volta dovrebbe pagarlo tantissimo”.
La Juventus vuole la Champions League, che manca a Torino dal 1996. Uno dei leader di quella squadra era Deschamps che vede molte similitudini tra questa Juve e quella di Lippi:
La Juve di Allegri è competitiva come la mia, vincemmo la Champions nel 1996 e poi perdemmo due finali di fila. Vincere questa competizione è come vincere un Mondiale. La differenza la fanno i dettagli, ma questa Juve ha i mezzi per essere tra le favorite: è tornata ai vertici. E in più ha preso Cristiano Ronaldo.
Nell’intervista rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport’ l’ex centrocampista ha parlato anche di Matuidi: “A Torino si trova benissimo, è un giocatore molto forte. Prima che firmasse con la Juve gli ho spiegato che avrebbe trovato una società organizzatissima, con la massima professionalità in ogni settore”, e ha detto che pur rimanendo legato alla Juventus non pensa di tornare un giorno sulla panchina bianconera:
Rimarrò sempre affezionato a quella maglia, mi ha dato tanto da giocatore e ho cercato di restituire un po’ da allenatore. Il progetto e ambizioso, ma ora sto benissimo con la Francia e la Juve ha un grande allenatore.
Da tecnico campione del mondo Deschamps dà dei consigli a Mancini e soprattuto al calcio italiano che deve cercare di lanciare con maggiore facilità i giovani:
Da noi i ragazzi giocano subito, in Italia invece è diverso. L’Italia deve sfruttare questo momento particolare per cambiare. Mancini non parte da zero: ha un progetto ambizioso e alcuni giocatori di qualità. Gli servirebbe più tempo, ma in nazionale ce n’è sempre poco.