Depay ‘mammone’, il tecnico: “Allo United sente la mancanza della madre”
Che succede a Depay? L'esterno olandese che van Gaal aveva voluto al Manchester United sta vivendo la peggiore stagione della propria carriera. E con Mourinho al timone dei Red Devils è finito addirittura nel dimenticatoio al punto da registrare un minutaggio mortificante e grottesco rispetto perfino al suo impiego con la nazionale olandese. Una situazione che ha spinto il calciatore – ‘incoraggiato' dalla volontà dello Special One e dai tagli decisi per la rosa – a cercare altra sistemazione a partire dal prossimo mese di gennaio, quando la sessione invernale delle trattative aprirà di fatto l'uscita di servizio da Old Trafford.

Dove andrà? In Inghilterra è l'Everton che ha messo nel mirino il ‘tulipano' ma i tabloid insistono addirittura sulla possibilità che possa varcare la Manica e approdare in Italia. Inter, Juventus, Milan le squadre che vanno per la maggiore nelle indiscrezioni che arrivano dai tabloid. Certo è che la sua avventura a Manchester è agli sgoccioli: con lo United non è riuscito a ripetere giocate e continuità di rendimento che ne avevano fatto una stella del PSV Eindhoven, un calciatore decisivo al punto da vincere anche la classifica marcatori dell'Eredivisie nel 2015.
Intervistato dal ‘Manchester Evening News', Fred Rutten, ex allenatore di Depay ha fornito una chiave di lettura diversa rispetto alle difficoltà incontrate finora dal calciatore. La mancanza della madre, con la quale ha un forte legame, sarebbe alla base dello squilibrio emotivo del ragazzo che ha alle spalle una storia familiare particolare. Il padre di Depay andò via di casa quando Memphis era un bambino, da allora il rapporto con la madre ha acquisito un valore maggiore. Nessuna attenuante, Rutten chiarisce un concetto molto semplice. "Memphis è ancora giovane e come tutti i giocatori giovani hanno bisogno di tempo per crescere. Oggi, purtroppo, non c'è pazienza nei loro confronti. Devono dimostrare tutto e subito".