video suggerito
video suggerito

Denis sul Napoli: all’Udinese perché lì non avevano fiducia in me

German Denis parla dei motivi del suo addio al Napoli, affermando di trovarsi benissimo ad Udine: “De Laurentiis e Bigon non mi hanno voluto, ma ad Udine ho trovato persone eccezionali”.
A cura di Giuseppe Senese
18 CONDIVISIONI
Denis parla della sua vecchia esperienza con i partenopei.

La sua avventura all'Udinese sta cominciando solo ora, anche a causa di un brutto infortunio che lo ha visto fuori per parecchie settimane: German Denis sta ritrovando la continuità perduta, seppur gli manca ancora quel gol che gli permetterebbe di sbloccarsi definitivamente: acquisirebbe il valore immenso della rivalsa un gol contro il Napoli, proprio la squadra che lo ha lasciato andare e che Denis non dimenticherà mai.

A livello statistico, la squadra partenopea lesina numeri impietosi per quanto concerne gli esordienti al gol in Serie A, o con una determinata squadra: domenica scorsa c'è stato l'ennesima "prima volta", firmata Meggiorini con la maglia del Bologna, e Denis spera che questa tradizione venga ancora rispettata: «Sarà strano incontrare il Napoli, non so ancora se giocherò dall’inizio. Sicuramente darò il massimo. Udine è la scelta giusta, volevo trasferirmi per avere più continuità ed essere più importante per la squadra. Mazzarri mi dava fiducia, non posso dire altrettanto di De Laurentiis e Bigon. Ringrazio la gente, sono felicissimo di aver giocato a Napoli. Ho parlato con il mister, che sarebbe stato contento se fossi rimasto, ma ho scelto la continuità. Se dovessi segnare esulterei? Al momento dico di no, ma poi quando fai gol non ti controlli, sei spontaneo. Ad Udine ho conosciuto altri napoletani, come Di Natale e Floro Flores. Tra l’altro sono l’unico a capirli quando parlano in dialetto… ma al di là di tutto, con loro ed il gruppo intero ho un ottimo rapporto. Mi sono trovato in una squadra in cui ci sono persone eccezionali. A Napoli sono tornato per il mio compleanno, festeggiando con il Pocho e tutti gli altri. Il boato più forte? Quello che ho sentito realizzando il 2-2 al Milan, a momenti veniva giù il San Paolo».

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views