De Rossi sui manichini al Colosseo: “Mai avuto paura a Roma”
Daniele De Rossi e la Roma vengono da una settimana molto travagliata: il derby perso, i manichini impiccati sul ponticello nei pressi del Colosseo e la vittoria di San Siro sul Milan sono stati gli eventi che hanno segnato gli ultimi sette giorni della squadra giallorossa. Quello dello striscione e dei pupazzi sul ponte di via degli Annibaldi è stato sicuramente l'episodio che ha scatenato più polemiche soprattutto nella Capitale ma DDR ha dichiarato:
Il mio manichino? Lì per lì non è stato bello vederlo. Non è stata una immagine che mi ha fatto piacere, ma mai mezza volta da quando sono qui mi sono sentito minacciato. Vivo a Roma, ma non ho mai avuto paura, sono sempre stato bene e mi hanno sempre accolto tutti bene, romanisti e laziali. Avessi avuto la sensazione di pericolo, per me o per le mie bambine, avrei fatto le valigie e sarei andato via.
Il centrocampista della Roma e della Nazionale Italiana prova a dare una spallata ai tifosi rivali accendendo il clima derby:
Non è stata forse l'immagine più bella da associare al Colosseo. A Roma tutti viviamo tranquilli, facciamo tutti colazione negli stessi bar, ci conosciamo. Starà a loro la prossima volta organizzare qualcosa di più divertente….

A rivendicare quell'azione è stato lo storico gruppo della Curva Nord laziale, Gli Irriducibili, che ha voluto chiarire l’intento goliardico dell'iniziativa e in un servizio andato in onda ieri durante la trasmissione televisiva ‘Le Iene’ su Italia 1 alcuni dei suoi rappresentanti, oltre ad aver riconosciuto il gesto un po' macabro, hanno parlato anche di De Rossi: "È un bravo ragazzo e intelligente, che sicuramente si è fatto una risata. Del resto esiste anche un termine romano: impiccateve!".
Parlando della sfida di San Siro con il Milan, secondo il capitano della Roma la squadra giallorossa ha disputato la gara perfetta:
Sapevamo quanto era importante, era tanto tempo che eravamo dietro al Napoli. Sappiamo di meritare il secondo posto così come forse non meritiamo il primo. Tanto passava per questa gara, a Milano non è mai facile. A volte viene sminuito il nostro atteggiamento in campo, siamo dietro solo alla squadra con più grande mentalità vincente d’Europa, per stargli a tiro serve fare tante belle gare, essere sempre concentrati. Oggi il Milan è sesto e li accolgono con delle ovazioni, questo mi fa pensare all’atmosfera di Roma, non pienamente giusta rispetto al valore della squadra e di quello che sta facendo.
Infine Daniele spende due parole sulla questione Totti, del suo mancato impiego a Milano e del ritiro fine stagione:
Quando si parlava di una stagione alla Kobe Bryant, dicevo che Francesco avrebbe preso solo fischi in Italia. Invece lui riesce a ricevere omaggi in tutti gli stadi, è una cosa assurda, anche quando non scende in campo. Ti fa capire la grandezza del giocatore in questione.